Un fuoriclasse che vorresti far esibire davanti agli amici

Fuoriclasse.
Trentasettenne milanese, ma di formazione fiorentina, ha una sua formazione classica; e quando improvvisa liberamente gli piace sostare anche su echi di Chopin o di Debussy. Non fa nulla per stilizzarsi in qualcosa di riconoscibilmente personale, perché la sua originalità sta nell’effondere, grazie a una tecnica straordinaria e ad un tocco suadente e persuasivo, cose belle in una costruzione sensata. È protagonista, con personaggi di spicco, di quel modo di eseguire e d’improvvisare che polverizza i confini tra jazz, pop e musica indefinibile. Conosce l’arte delle pause e il respiro della musica che nasce sul momento.
È bravissimo nel parodiare spregiudicatamente e senza cattiveria gli artisti in voga d’ogni tipo a cominciare da quelli con cui ha collaborato. È capace di performances comiche irresistibili, come quelle con la banda Osiris, in cui figura come un complice, sempre un po’ timoroso che gli altri esagerino. Ma anche in questo gioco armonie e ritmi sono insieme fantasiosi e ineccepibili.


Per un verso, viene da raccomandargli di non disperdere troppo tempo ed energie in queste allegre scorribande; per un altro, viene da raccomandargli che non smetta. È uno dei pochi musicisti oggi che viene voglia di invitare a casa e chiedergli di improvvisare per gli amici.

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