Il Fuorisalone fa gli ultimi botti e sogna di salvare il pianeta

Per la grande settimana del Fuorisalone è iniziato inesorabile il count down e tra qualche ora il palcoscenico che ci ha fatto sentire anche solo per qualche giorno una viva città internazionale, verrà smontato. Prima del Closing Party che si celebra stasera fino alle 24 al Franco Parenti come evento conclusivo di Elita, design week music & arts festival, questa domenica conclusiva offre spunti curiosi e interessanti. A cominciare dagli eventi legati all’eco-design, vero cavallo di battaglia di queste ultime edizioni e soprattutto di questa. Nell’ambito di Green Festival appuntamento all’Appartamento Lago di via Brera 30, dove è in mostra Jellyfish Farm, installazione-prototipo che sfrutta il processo di desalinizzazione dell’acqua marina per la coltivazione di orti galleggianti. Da Brera all’Isola il passo è breve e, restando in tema, merita una visita il progetto Green Island, un sorprendente «giardino di erbe spontanee» allestito sul cavalcavia Bussa, a ridosso della linea ferroviaria che parte dalla stazione di Porta Garibaldi, dove la via Pepe segna l’inizio del quartiere Isola. A inaugurarlo Claudia Zanfi e un gruppo di designer-giardinieri che hanno trasformato un’aiuola sporca e abbandonata in un rinato «garden» con tanto di aiuole modulari. Spostandoci a Porta Romana, oggi dalle 10.30 alle 20 a Cascina Cuccagna sarà esposto un Mercato agricolo a filiera corta, con verdure e frutta di stagione, nel pieno centro di Milano.
In zona Lambrate (via Oslavia 17), ecco invece Officina Idee Verdi, il primo «Creative green place» italiano, promotore dello sviluppo applicato all'arte e al design. Oggi, all’interno dello spazio di circa 450 mq, momenti di convivialità e divertimento, che favoriranno l'incontro di artisti, designer, architetti, creativi e di quanti hanno a cuore l'idea del «green change». Spostandoci in via Procaccini, anche oggi fino alle 22 la Fabbrica del Vapore presenta nell’ex fabbrica di locomotive i progetti di «Posti di vista - Green Block», installazioni permanenti e architetture temporanee, bio-laghi, orti urbani e modelli di verde verticale, pubblico e sportivo, tutto in nome del legame tra design e ambiente.
Lasciando l’ecodesign, vale la pena anche oggi un tour negli spazi che offrono le contaminazioni più innovative come quelle tra design e moda. In via Fiori Chiari 18, allo showroom Dedar, in mostra «Faubourg Italia», la nuova joint venture nata dall’unione di due colossi del lusso europeo: da una parte Hermès, una delle Maison francesi più apprezzate di sempre, dall’altra un’azienda italiana specializzata in tessuti di alto livello.

Hermès e Dedar debuttanno nella creazione, produzione e distribuzione di tessuti d’arredamento e di carte da parati: in particolare, le collezioni saranno sotto la direzione artistica della Griffe di alta moda, mentre Dedar provvederà alla reallizzazione di questi pregiati elementi d’arredo.
Un’altra joint venture in via Santo Spirito, dove Vhernier gioielli rende omaggio alla settimana del design milanese insieme a Boffi, azienda sinonimo di innovazione, design ed eccellenza Made in Italy.

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