Ogni tanto succede. Qualcuno decide che la televisione ci rende violenti. Questa volta è stata la Drexel University College of Medicine di Philadelphia. Secondo i ricercatori la visione di alcune serie tv cattivelle potrebbe provocare una crescita dei comportamenti violenti. «La condivisione delle immagini più feroci, le serie Tv e i talk show che trasformano in abitudine il ricorso all'aggressività nei rapporti personali, possono provocare nelle persone la cosiddetta Sindrome da Gomorra che influenza la parte emotiva del nostro cervello», ha chiosato ripreso da molti quotidiani lo psichiatra Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, commentando lo studio. E ancora, «la violenza in Tv è un'abitudine che contagia tutti a suon di audience e, come dimostrano numerosi studi scientifici, vedere in televisione aggressività e violenza... provoca disturbi non indifferenti nella testa delle persone». Per carità sarà pur vero. Ma è difficile non ricordarsi le furibonde campagne contro le serie di cartoni animati coi robottoni giapponesi degli anni Ottanta. A sfogliare i giornali dell'epoca c'è da farsi venire la pelle d'oca avrebbe dovuto venir fuori una generazione di assassini militaristi.
E invece ne è uscita una generazione che avrà tanti difetti, ma della violenza dei ragazzi degli anni '60, cresciuti a Carosello e Titti e Silvestro per poi approdare al terrorismo nero e rosso, non ha ricreato nemmeno l'ombra. Che finisca così anche con la sindrome di Gomorra? Io, con buona pace degli studiosi, al massimo mi preoccuperei del fatto che la seconda stagione di Gomorra è meno coinvolgente della prima...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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