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Furia Zamparini «L’idea del fondo è demenziale Lega inesistente»

Roma. «Lo slittamento? È un pasticcio più grande rispetto a quello che c’era nei giorni scorsi, non riesco a crederci, è una follia. Per me, non esiste alcuna differenza tra slittamento e sciopero. Era meglio addirittura lo sciopero, così la facevano finita».
È un fiume in piena il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini. «Lo chiamano slittamento per non far fare brutta figura ai calciatori, ma è una cosa sciocca. Il fondo di garanzia proposto da Abete? È una cosa ancor più demenziale. Abete ha perso completamente la trebisonda, sarebbe ora di finirla con queste stupidaggini». Quanto alla Lega, «non esiste, siamo un branco di 20 presidenti completamente dissociati». E ancora: «Che Tommasi mi chiami al cellulare, così ci mettiamo d’accordo. Iniziamo il campionato, poi ci incontriamo e insieme troviamo una soluzione. Personalmente non ho mai avuto dissidi con i miei calciatori. È un qualcosa di paradossale, tutta italiana. La sensazione che ho è che, con l’intervento di Abete, domenica non si giocherà più. Peccato, perché si sarebbe potuto giocare in tutta tranquillità. Adesso, invece, si è fatto di una stupidaggine un grande pasticcio. Abbiamo già tanti problemi nel nostro Paese, con gli operai che restano a casa senza lavoro, e noi invece stiamo a parlare di queste cazzate».
Non solo. «La grande anomalia della Lega - prosegue Zamparini - è che la stessa Lega in realtà non esiste... Si pensava di prendere una strada nuova, ma non è cambiato proprio nulla. Le grandi responsabilità le abbiamo noi presidenti. Il punto è che non siamo proprio capaci. De Laurentiis ha ragione, bisogna mettersi attorno ad un tavolo per costruire qualcosa. Non ci si può presentare in assemblea una volta ogni due mesi e poi sparire perché facciamo gli imprenditori... Bisogna rifondare il calcio, lo sciopero dovrebbe farsi per mettere giù delle basi logiche, reali e giuste. Il calcio è di tutti, la grande offesa di questo slittamento è rivolta ai tifosi. Esorto Abete: presidente, la smetta e ci faccia giocare domenica.

La soluzione, poi, la troviamo, ma il fondo di solidarietà dove lo vanno a prendere se non dalle nostre tasche? Quindi, basta prenderci per i fondelli».

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