Cittadella - E adesso chi lo ferma più Massimo Bitonci? Il sindaco più creativo d'Italia, lo sceriffo che ha architettato le ordinanze anti-sbandati e fa pagare la tassa rifiuti agli immigrati, ha sfornato l'ultima trovata in tema di sicurezza. Un'idea destinata, come le precedenti, a sollevare discussioni ma a incontrare anche schiere di seguaci. È l'assicurazione contro i furti nelle case e lo scippo della pensione, per l'intera cittadinanza, e tutto a spese del comune.
Bitonci, sindaco e deputato leghista, presenterà questa mattina i dettagli dell'iniziativa, che l'altra sera ha avuto il via libera dalla giunta comunale di Cittadella e nei prossimi giorni sarà adottata anche dalle vicine località di Carmignano di Brenta (sindaco Udc) e Gazzo Padovano (lista civica di centrodestra). Ti svaligiano la casa? Ti rompono porte e finestre? Ti rubano la pensione che l'impiegato delle poste ti ha appena consegnato? Ci pensa il comune a risarcirti.
L'amministrazione sta preparando due gare riservate alle compagnie assicurative per ottenere le migliori condizioni. Con la prima sarà garantita una copertura a tutti i capifamiglia residenti in paese per risarcire i danni provocati da «effrazioni e furti in abitazioni»; con la seconda, saranno rimborsati i pensionati con più di 65 anni ai quali dovesse essere sottratta la pensione: un furto o uno scippo nel tragitto dall'ufficio postale a casa, oppure un raggiro nella propria abitazione. Dovrebbe essere stabilito un massimale o una franchigia da pagare, ma sarà l'unico esborso per i cittadini in cambio di una importante tutela.
Il sindaco, insomma, allarga il ventaglio delle politiche sulla sicurezza attuando uno dei punti-chiave che la primavera scorsa l'hanno portato a Montecitorio. I maggiori controlli contro l'immigrazione irregolare e la microcriminalità vengono integrati da un indennizzo. Quanto spenderà il comune? Bitonci lo dirà oggi, ma si presume parecchio visto che i nuclei familiari a Cittadella sono circa 7000 e gli ultrassessantacinquenni 4000. Così come risponderà agli interrogativi suscitati dal nuovo servizio: non è un implicito segnale di sfiducia verso le forze dell'ordine? Perché non si insiste nel lavoro di prevenzione? Come mai non spende quei soldi per comprare qualche telecamera in più da piazzare nelle strade o per assumere qualche altro vigile? E come tutelarsi da eventuali truffe?
Secondo Bitonci, questa operazione che lui chiama di «riduzione del danno» ha lo scopo di «offrire un pacchetto di risarcimenti alla fascia più debole della popolazione colpita dai furti in casa o dalle rapine quando va a prelevare i soldi in banca o alla posta. Non possiamo lasciare soli i nostri cittadini. Sono molto contento che questa idea abbia già raccolto adesioni nei Comuni vicini. Evidentemente anche questa volta abbiamo visto giusto, come nel caso dell'ordinanza anti sbandati».
Qui, però, non ci sarà il codazzo di polemiche, ricorsi, inchieste giudiziarie aperte e subito archiviate che accompagnò l'ordinanza dello scorso autunno. Franco Frigo, consigliere regionale del Partito democratico ed ex presidente della Regione, ha già dato il suo via libera: «La tutela del cittadino non è una prerogativa di destra o di sinistra - ha detto -, un'assicurazione che permetta alle vittime della criminalità almeno di non doversi sobbarcare le spese di riparazione delle porte e di recuperare parte della pensione scippata mi sembra una riparazione dovuta».
Anche Vanni Mengotto, presidente dell'Anci Veneto, giudica l'idea «vincente»: «Se non riusciamo a tutelare i nostri cittadini, le istituzioni hanno il dovere morale almeno di riparare il danno economico, anche se certi episodi fanno più male all'animo che al portafoglio».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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