Silvia Villani
Da ormai molti mesi in un piccolo supermercato di Cormano veniva rubata della merce per decine di migliaia di euro. Così quando direttore e il suo vice, come due imponenti guardie giurate, si posizionavano alle spalle della cassiera per verificare che tutto procedesse regolarmente, proprietario e clienti si sentivano più tranquilli.
In realtà il responsabile dei grossi ammanchi era proprio chi avrebbe dovuto vigilare sulla sicurezza. Il direttore aveva infatti escogitato un astuto trucco per portar fuori dal supermercato alimentari e alcolici per poi rivenderli ad alcuni bar della città. Per far sì che il piano riuscisse aveva coinvolto anche il suo vice e la cassiera, la quale, a sua volta, aveva chiesto aiuto al marito. Questultimo si aggirava tra gli scaffali riempiendo il carrello di bevande, panini e salatini, e come niente fosse andava alla cassa dove lavorava la moglie. Con destrezza la donna faceva finta di passare la spesa sul lettore dei codice a barre. Sul registratore però veniva battuto solo qualche articolo. Capitava così che bibite e aperitivi costati al proprietario del supermercatino oltre 300 euro, venissero pagati solo 15 euro. Direttore e vice direttore a turno si posizionavano invece vicino alluscita per verificare che tutto procedesse per il meglio.
Uscito dal negozio il marito della cassiera andava a vendere la refurtiva ad alcuni bar di Cormano. In cinque mesi i quattro, tutti senza precedenti, avevano accumulato oltre 70mila euro.
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