Venezia - Vigilantes 'negligenti' condannati a pagare per il furto in villa il valore del bottino: 70 mila euro di gioielli rubati. Lo ha deciso il Tribunale di Venezia che ha stabilito il risarcimento a favore di un imprenditore di San Donà di Piave, al quale lo scorso Capodanno i ladri erano entrati in casa mentre lui era fuori a festeggiare. Per mettersi al riparo da furti e rapine, l'imprenditore aveva stipulato un contratto con un istituto di vigilanza che prevedeva l'avviso di allarme alla centrale con l'obbligo di intervento da parte delle guardie private dotate delle chiavi del cancello di ingresso.
La notte di Capodanno l'allarme era suonato due volte e tutte e due le volte la guardia giurata in servizio era andata a controllare senza rilevare nulla di strano. Il legale dell'imprenditore ha però dimostrato che quella sera il sostituto della guardia che di solito controllava la villa era privo delle chiavi e pertanto, proprio mentre i ladri erano in azione, non era potuto entrare per metterli in fuga.
"Il verificarsi del furto non crea un'automatica responsabilità risarcitoria degli istituti di vigilanza - spiega sulle pagine locali del Gazzettino il difensore Andrea Angeletti - ma questa discende solo dalla lora scarsa diligenza nell'attuare i controlli".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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