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G8, scontro a tutto campo Diktat della sinistra: verifica

Dopo la bocciatura della commissione parlamentare d'inchiesta con voto di Udeur e Idv, la maggioranza non trova pace. Franceschini: "L'Ulivo ne discuterà in parlamento". Veltroni: "Il Paese ha bisogno di verità". D'Alema: "Non si voleva criminalizzare la polizia". Ma Ferrero è indignato: "Intervenga subito Prodi, serve una verifica". Mastella: "Nessuna congiura"

G8, scontro a tutto campo 
Diktat della sinistra: verifica

Roma - Acque ancora agitate, a sinistra, dopo la bocciatura della Commissione d’inchiesta sui fatti del G8 di Genova. Bocciatura che ha fatto arrabbiare, e non poco, la sinistra radicale, tanto da indurre più di un esponente politico a parlare di “tradimento del programma di governo”. Il giorno dopo, a bocce ferme, si continua a litigare. Addirittura c’è chi chiama in ballo il presidente del Consiglio, invitandolo a intervenire subito prima che sia troppo tardi. “Deve intervenire subito Prodi – chiede il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero - perché questo è un problema che va risolto all’interno della coalizione. C’è stata una violazione palese del programma comune”. Intanto Caruso promette battaglia: “Torneremo in piazza a Genova”. E la sinistra non dorme sonni tranquilli.

Mastella: "Nessuna congiura" "Parlare di una congiura mi sembra esagerato". Il leader dell’Udeur, Clemente Mastella, liquida così, in una conferenza alla Stampa estera, i malumori che sono seguiti alla bocciatura, da parte della prima Commissione della Camera, della Commissione d’inchiesta sui fatti del G8 di Genova del 2001. "Con il Rifondazione comunista - ha detto il Guardasigilli - non volano gli stracci: tante volte rimango male io per cose loro, questa volta...".

Franceschini: “Porteremo il tema in aula” “La verità non è né di destra né di sinistra e soprattutto non è contro nessuno. Il voto in commissione Affari costituzionali non preclude la possibilità di far proseguire l’iter del provvedimento. Peraltro si tratta di un impegno scritto in modo inequivocabile a pagina 77 del programma dell’Unione. Per questo, il gruppo del Partito Democratico-Ulivo è pronto a portare il tema della commissione di inchiesta sui fatti del G8 di Genova in Aula”. Lo afferma in una nota Dario Franceschini, presidente dei deputati del Partito Democratico-Ulivo.

Veltroni scrive al sindaco di Genova “Nessuno può dimenticare quei giorni. Furono un incubo: scontri tra manifestanti e polizia, ragazzi picchiati, la città devastata da bande di black block. Luoghi di Genova strappati alla vostra serena consuetudine e consegnati alle cronache di tutto il mondo con immagini di violenza e purtroppo anche di morte, di una giovane vita spezzata: la scuola Diaz, la caserma di Bolzaneto, piazza Alimonda e Carlo Giuliani. Sono passati sei anni, ma sono davvero ferite non ancora rimarginate”. Inizia così la lettera che il sindaco Walter Veltroni ha scritto a Marta Vincenzi, sindaco di Genova.

D’Alema: “Non si voleva criminalizzare la polizia” Il ministro degli Esteri Massimo D’Alema: “Dispiace che il parlamento” non abbia autorizzato “un’indagine che non era volta a criminalizzare le forze dell’ordine, semmai ad accertare le responsabilità precise”.

Caruso: “Di nuovo in piazza a Genova” “Sabato 17 novembre torniamo in massa a Genova per un corteo di protesta contro il tentativo di criminalizzazione dei movimenti”. Ad annunciarlo è un agguerritissimo Francesco Caruso, parlamentare indipendente di Rifondazione comunista. “Mentre i processi contro i manifestanti vanno avanti - afferma Caruso -, con richieste abnormi di secoli di carcere, squallidi personaggi come Di Pietro tentano di affossare la commissione d’inchiesta parlamentare.

Torniamo in migliaia il 17 novembre per le strade di Genova, quelle stesse strade che abbiamo percorso correndo con i blindati che ci inseguivano per investirci, asfissiati dai gas lacrimogeni”.

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