Il G8 stanzia 58 miliardi di dollari per la Primavera Araba

I Paesi del G8 hanno alzato oggi la cifra dei finanziamenti destinati a incoraggiare la nascita delle democrazie nel mondo arabo, impegnandosi a garantire in totale 58 miliardi di dollari anziché i 40 promessi a maggio. Ne beneficeranno non soltanto Tunisia, Egitto, come deciso già nella scorsa riunione, ma anche Marocco e Giordania. L’annuncio è stato dato dal ministro delle Finanze francese, Francois Baroin, al termine della riunione con i colleghi del G8 a Marsiglia. Gli aiuti riguardano Egitto, Tunisia, Marocco e Giordania a cui presto si aggiungerà la Libia: il Consiglio nazionale Transitorio degli insorti, presente nella città francese con una delegazione, è stato invitato a entrare nella partnership. Durante il vertice del G8 di Deauville dello scorso maggio erano stati annunciati finanziamenti per 20 miliardi di dollari.
I fondi serviranno a promuovere la realizzazione di riforme e a sostenere i governi arabi di fronte al rischio di instabilità economica. Quanto alle istituzioni finanziarie coinvolte, la Banca Mondiale dovrebbe contribuire con 10,7 miliardi di dollari mentre la Banca per lo Sviluppo africano ne dovrebbe mettere a disposizione 7,6. Il contributo della Banca Islamica di Sviluppo sarà invece di 5 miliardi; il resto proverrà dalle casse della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo e da altri soggetti.

L’incontro è stato «un successo», ha detto il nuovo ambasciatore della Libia in Francia Mansour Seif al-Nasr. La Libia ancora non è uno dei beneficiari dei finanziamenti ma presto, come ha rivelato il ministro delle Finanze canadese Flaherty, potrebbe ricevere aiuti.

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