G8, troppe parole in libertà

G8, troppe parole in libertà

Gent.mo dott. Lussana, poiché rientro tardi dal lavoro ho seguito solo in parte il 20 novembre la trasmissione su Telegenova a cui ha partecipato. Come era prevedibile ogni giornalista si è espresso in conformità al colore della sua testata. E va bene così. Mi hanno colpito però due affermazioni strabilianti (non dico demenziali per non offendere nessuno).
1° Un certo sig. Zerbini ha spiegato la chiusura dei negozi il 17 novembre più o meno così: «Quelle schiene dritte dei commercianti hanno approfittato dell’occasione per farsi una bella vacanza». Nessuno, per quanto sprovveduto, ignora quale iattura sia per un esercente la chiusura di un negozio, per giunta di sabato; è una perdita difficilmente recuperabile.
2° Un altro signore (non ricordo il nome) ha elogiato con entusiasmo l’intelligenza del questore che «ha tenuto nascosta la polizia». Voglio sperare che si sia espresso male e intendesse dire: «Ha messo una certa distanza tra polizia e dimostranti». Altrimenti c’è il rischio che altri questori per dare prova di essere ancora più intelligenti diano ordine ai loro uomini di nascondersi se vedono un ladro svaligiare un appartamento per non creare disordine disturbando gli altri inquilini.
Ancora una cosa. Non conosco don Valentino, sembra una persona intelligente, mite, pacata. Spero che non diventi un nuovo don Gallo.

Per carità, don Valentino, abbiamo bisogno di bravi preti, non di Masanielli vestiti da preti.
Cordiali saluti.

Caro signor Traverso, speriamo che lei, noi e tanti altri possano continuare a stupirsi di certe affermazioni.

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