Una gabella per dare il benvenuto al Nautico

Una gabella per dare il benvenuto al Nautico

Le «ultime» sulle tasse sembrano barzellette, ma fanno piangere. La tassa sugli yacht, innanzi tutto. Che poi è quella pensata e proposta in Regione, in contemporanea col Salone nautico, dal consigliere di Rifondazione comunista Marco Nesci come imposta annuale «sullo stazionamento e la circolazione degli yacht nel Mar Ligure». Chi l’ha sentita in anteprima l’ha presa per una battuta di spirito. Poi si è dovuto ricredere, per via della presentazione ufficiale di una iniziativa di legge, finalizzata a imporre il nuovo balzello che si abbatterebbe come una mannaia sul settore industriale e su quello turistico. Per questo, boccia subito la proposta Gianni Plinio, capogruppo di An nella Sala verde di via Fieschi: «Proprio vero - tuona Plinio - che il peggio non è mai morto. Ora ci si mettono i comunisti a ipotizzare una sovratassa per le imbarcazioni che attraccano ai porticcioli del nostro litorale analoga a quella introdotta di recente dalla Regione Sardegna che tante ricadute negative ha provocato, anche in termini di fuga precipitosa di diportisti nell’ultima stagione estiva». Se questo balzello venisse introdotto in Liguria, aggiunge l’ex assessore regionale al Turismo, ne deriverebbe un danno enorme al settore dell’ospitalità che già soffre di tanti problemi oggettivi: «Il centrosinistra dimostra, al di là dei proclami, di voler rovinare il turismo e le tante attività indotte, ad esso collegate. Quello di Rifondazione comunista - insiste ironicamente Plinio - mi sembra proprio il migliore augurio al Salone Nautico che sta aprendo i battenti e a tutti quei diportisti che gli operatori liguri, con tanta fatica, cercano di attrarre verso le nostre coste. Spero che il presidente Burlando, che inaugurerà il Salone con il ministro D’Alema, voglia prendere le distanze da una proposta così sconsiderata, ma avanzata da un partito di maggioranza, nell’interesse degli operatori turistici liguri, dei diportisti nautici e dello stesso suo amico ministro degli Esteri che, con il megayacht che si ritrova, si troverebbe a pagare una tassa particolarmente salata qualora decidesse di attraccare nelle nostre Riviere».
Nel frattempo, viene invocata - meglio sarebbe dire: riesumata - in questi giorni anche la tassa di soggiorno: è lo stesso Plinio a denunciarne il possibile ripescaggio, previsto anche per i Comuni liguri dalla legge Finanziaria 2007. «Sarebbe un altro macigno sulla schiena degli operatori turistici - conclude il capogruppo di An - col rischio fondato di costituire il colpo di grazia per l’intero settore. Per rilanciare il turismo, invece, servono finanziamenti e sgravi fiscali, e non nuove gabelle come, nei fatti, prevede la Finanziaria. Reintrodurre la famigerata tassa di soggiorno sottolinea ancora Plinio - significa non solo penalizzare l’immagine turistica della Liguria, ma anche farne ricadere gli oneri sugli operatori e gli stessi ospiti che affannosamente si cerca di far soggiornare nella nostra Liguria».

Le misure fiscali del governo vengono bocciate, infine, anche dalla Federalberghi ligure che parla di «manovra pesante» anche in considerazione dei margini sempre più ristretti di guadagno in base alla percentuale concordata con le agenzie.

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