
Capiamo bene che gli argomenti di cui occuparsi a questo mondo sono molteplici e quello sul quale stiamo per dilungarci può sembrare completamente marginale. Ma Gandhi non era esattamente un uomo che sproloquiava a vuoto ed è sua la sentenza "la civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali". Noi abbiamo quotidianamente fulgidi esempi del fatto che, in effetti, sono sempre i peggiori a detestare gli animali o a deridere l'affezione che si nutre per loro. Non è un caso se nell'anamnesi psichica di tanti criminali compaia spesso qualche atroce, indicativa crudeltà nei confronti di bestiole innocue e indifese. Ci inorridiscono le umanizzazioni di cani e gatti e affini proprio perché nutriamo uno sconfinato rispetto nei confronti delle bestie.
Detestiamo vederle umiliate in assurdi completini jeans, o messi alla stregua di infelici caricature sui profili Instagram dei loro padroni con indosso occhiali da sole o altri gadget prettamente "umani". Quindi, a maggior ragione, troviamo sacrosanto che il maltrattamento degli animali costituisca reato penale e siamo entusiasti che sia sempre la legge a sancire, al contrario, il loro nuovo diritto a occupare uno spazio nella società. Anche perché sono 65 milioni le famiglie italiane che vivono con un cane o un gatto. Dallo scorso 12 maggio, poi, è stato fatto un ulteriore passo avanti: le nuove normative dell'Enac (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile) permettono infatti agli animali domestici di viaggiare in cabina aereo assieme ai loro proprietari superando i precedenti limiti di peso (che varieranno in ogni caso a seconda della compagnia) e aprendo la possibilità della cabina anche agli esemplari medio-grandi. Decisamente un upgrade se si pensa che il nostro Paese è in cima alle richieste di alloggi pet friendly, con percentuali, secondo i dati rilevati da Airbnb, molto più alte che nel resto del mondo. La delibera dell'Enac dice che: "È consentito il trasporto in cabina di animali domestici, alloggiati all'interno di un apposito trasportino da collocarsi anche al di sopra dei sedili, purché adeguatamente assicurato tramite le cinture di sicurezza o altri sistemi di ancoraggio. Il peso complessivo dell'animale può essere superiore ai limiti attualmente previsti, ma non eccedere il peso massimo previsto per un passaggero medio". Mentre fino ad ora era obbligatorio il trasporto in stiva per gli animali di peso superiore ai 7-10 chili incluso il kennel. Non a caso, quest'anno, sono già più di 7 milioni i proprietari di cani e gatti che hanno previsto di partire per le vacanze portando con sé i propri animali. Il che significa non doverli più lasciare in pensione o affidarli a qualcuno o rinunciare a un viaggio per evitare di separarsene. E se state leggendo, significa che comprendete benissimo di cosa stiamo parlando. Il cambio di rotta aggiusta anche un controsenso di base visto che negli ultimi anni è esponenzialmente aumentato il numero di strutture pronte ad accogliere i pet e a offrire servizi dedicati a fronte, finora, dell'impossibilità di far viaggiare gli animali con i loro proprietari. Ora sembra che nulla impedisca una vera vacanza di famiglia. Tanto che i più scrupolosi tra i proprietari hanno, contestualmente al biglietto, acquistato polizze assicurative "da viaggio". Secondo un'indagine, questa volta di Subito.it, sembra che in cima ai timori più diffusi tra gli amici degli animali ci sia quello di smarrirli (vale per il 41,6%) e pare che l'ansia salga ulteriormente tra i proprietari 35-44enni (47%). La seconda paura riguarda l'eventualità che cane o gatto possano star male durante il viaggio (per il 38,8%), percentuale che aumenta per i 25-34enni (43,3%) e ulteriormente per le donne (44,7%). Di conseguenza, la preoccupazione, per il 26,6% degli intervistati, è che non ci siano cliniche veterinarie vicine e che l'animale possa star male o farsi male una volta giunto a destinazione (vale per il 17,8%) oppure che possa arrecare danni alla struttura che li ospita (13,9%). Ciò nonostante, solamente il 32,2% dei proprietari ha sottoscritto una copertura assicurativa: percentuale che raggiunge il 42,8% nel caso di chi possiede un cane e scende addirittura al 17,5 % per chi possiede un gatto.
E continuando a parlare di cifre, secondo un'indagine di Altroconsumo le vacanze dei nostri animali hanno un costo che si aggira attorno ai 245 euro a settimana a seconda delle opzioni che scegliamo per loro, ovvero: portarli con noi (in genere alberghi, residence e b&b chiedono un sovrapprezzo di 15 euro al giorno e poi, in molti casi, vanno aggiunte le pulizie extra finali), lasciarli in pensione (costano tra i 15 e i 25 euro al giorno ma possono arrivare fino a 40 a seconda della struttura) o rivolgerci a un pet sitter (di norma il compenso per una visita giornaliera è di 10-15 e uro all'ora ma si può arrivare anche a 30 e si deve aggiungere il prezzo del cibo). Ma si sa, occuparsi di qualcuno costa. E anche a conti fatti, qualora ci fosse bisogno di questo aspetto per convincere, portarli con noi comunque conviene.