Alla fine a cedere è Gianfranco Gadolla che lascia lincarico di coordinatore metropolitano del Popolo della Libertà a Genova dopo aver giurato fino a martedì che lo avrebbe fatto «solo se lo avesse chiamato Berlusconi». Berlusconi non si è fatto sentire, ma Italo Bocchino ha parlato a Repubblica.tv e ordinato: «Tutti gli aderenti a Fli che ricoprono incarichi direttivi nel Pdl lascino il posto», così anche Gadolla ha abbandonato e con lui una decina di componenti il coordinamento cittadino. Esce anche il consigliere comunale Giuseppe Murolo che allinterno del Pdl ricopriva il ruolo di vice coordinatore: «La nostra natura non cambia e a livello locale la linea sarà concordata con Lega e Pdl - spiega Gadolla -. Non è una questione di schieramento ma di dinamiche interno: non era più possibile continuare unesperienza che per il primo anno è stata entusiasmante ed affascinante ma che poi ha denotato forti limiti. Adesso penseremo ad organizzarci come Futuro e Libertà in Liguria e siamo già alla ricerca di una sede centrale».
E, a proposito di sedi, il Pdl ha appena finito di traslocare in via Macaggi ampliando anche gli spazi in quella che fu la sede di An: trasloco che fu voluto proprio dallex coordinatore che ora si ritrova senza «casa». «A livello locale è stata comunque una bella esperienza con Cassinelli ottimo compagno di viaggio. Se dovessi dare un titolo a tutto questo direi: Un anno vissuto pericolosamente».
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