Luigi «Zizzi» Stagnaro, candidato di Città Partecipata alla presidenza della Provincia di Genova, mica lo sapeva di passi indietro in favore di Alessandro Repetto magari in cambio di un assessorato. E già che doveva «darsela» visto il bailamme scatenato dalla visita del ministro all'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio invitato ieri a Sestri Levante da Francesco Prete, di Città Partecipata ma in lista con i Verdi alle Provinciali, per benedire i candidati Verdi e già che c'era stringere la mano a «Zizzi», l'antagonista di Repetto, vero candidato del centro sinistra. Fulmini e saette, va in scena il paradosso. Paolo Perfigli, Federazione Ds Tigullio, tuona: «La candidatura di Zizzi può solo svolgere un ruolo di disturbo. Si pone per Prete e i Verdi il problema di chiarire l'inequivocabile sostegno a Repetto. Chiediamo di rispondere con chiarezza». E ieri la commedia degli equivoci diventa il falò delle vanità. Nessuno capisce nessuno e tutti s'aspettano altro. Tant'è che il consiglio di fabbrica dell'Arinox piomba in Comune per dire al ministro che lo stabilimento non inquina che chissà cosa gli hanno raccontato gli ambientalisti. E il sindaco Andrea Lavarello esclude uno Zizzi offesissimo dall'incontro col ministro e i Verdi. Ma c'è da sedare gli animi: «Faccio un appello perché Stagnaro rinunci e si unisca a Repetto - conclude il ministro - per la Provincia non è ammesso il voto disgiunto. I Verdi voteranno Repetto e Prete». Zizzi non ride più.
L'ultimo passaggio glielo devono ancora spiegare.
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