Il Galata mette in mostra i tesori nascosti in deposito

Compleanno anticipato per il Galata Museo del Mare che per l'occasione si regala il «Deposito racconta». Per festeggiare il settimo anno di vita, e i mille visitatori in più rispetto allo scorso anno, il MuMa apre ai visitatori parte delle collezioni mai esposte di proprietà del museo o donate dai privati. Uno spazio operativo di 200 metri quadrati, dove su prenotazione (010.2514760 oppure scrivendo ad accoglienza@galatamuseodelmare.it) e in compagnia dello staff scientifico, è possibile ammirare oltre 200 dipinti tra oli e acquerelli di navi a vela appartenenti al genere «captain portraits»; 300 stampe originali del sedicesimo e ventesimo secolo di città italiane ed europee; 200 lastre fotografiche in vetro di navi a vela scattate prima del varo e 150 piani di costruzione di navi a vela e piroscafi tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX, in gran parte originali a china su carta e in parte copie elio cianografiche dal tratto bianco su carta blu. Tra questi anche il fondo del cantiere Cadenaccio, uno dei maggiori cantieri navali a vela dell’800 che varò il Cosmos, il più grande veliero oceano in legno costruito in Italia, che restò attivo fino al 1880, quando spazi e macchinari vennero rilevati da Ansaldo. Grazie a una donazione privata ci sono anche 100 cannocchiali di marina originali, del secolo XVIII e XIX secolo. «Apre al pubblico un tesoro nascosto in cantina, ancora dietro le quinte - spiega Maria Paola Profumo presidente del MuMa -. Si tratta di materiale europeo importante la cui visita viene effettuata sotto la guida dello staff scientifico per garantirne la migliore comprensione, dalla loro produzione all'interesse storico e tecnico. C'è inoltre la possibilità di assistere al lavoro dei curatori e sfogliare virtualmente il catalogo informatizzato delle opere».

Durante l'inaugurazione è stato ufficializzato il rinnovato comitato scientifico e presentati i progetti futuri del Galata Museo del Mare, che vede a metà ottobre l'inaugurazione de il «MeM» la nuova sezione dedicata alle migrazioni, mentre il 2012 è l'anno del riallestimento multisensoriale della galea e dell'adeguamento della sala della «Tempesta e dei Naufraghi». Spazi nuovi anche alla zattera di Ambrogio Fogar e un nuovo filone tematico, quello dei pirati, ricostruito anche un ponte di batteria di un vascello del VIII secolo.

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