
È andata bene quest'anno. L'Alcione Milano, al suo debutto in Serie C, ha chiuso il campionato al dodicesimo posto, raggiungendo la salvezza con largo anticipo e sfiorando i playoff già alla prima partecipazione. Senza patemi d'animo. E meglio di così non si poteva forse neppure immaginare anche perché è stata una stagione da incorniciare anche per il settore giovanile, anch'esso all'esordio nei campionati professionistici.
E ora si rilancia. Giulio Gallazzi, che già deteneva il 50% della società, diventa unico presidente e proprietario rilevando il restante 50% delle quote detenute da Marcello Montini. Si apre così un nuovo capitolo nella storia della terza squadra milanese che passa interamente sotto la sua gestione e apre a una fase di rafforzamento e ambizione sportiva. Resta, invece, immutata la partnership tra Gallazzi e Montini per quanto riguarda il progetto di sviluppo e costruzione dello stadio in cui giocherà l'Alcione nelle prossime stagioni: i due imprenditori continueranno a collaborare come soci al 50% in un veicolo immobiliare distinto, focalizzato sullo sviluppo infrastrutturale e sulla gestione dell'impianto.
«Sono orgoglioso di aver compiuto questo passo e di divenire il riferimento di questa nuova fase dell'Alcione Milano, una realtà che in pochi anni ha dimostrato quanto sia possibile crescere unendo visione, competenza e passione - spiega Gallazzi -. Desidero ringraziare il mio carissimo amico Marcello Montini per il percorso fatto insieme sul piano sportivo e per quello che continueremo a fare con il progetto stadio, che sarà un asset fondamentale per il futuro del club».
Una situazione in divenire. Dopo il no della Prefettura all'utilizzo dell'Arena per motivi di ordine pubblico e al rischio di portare il tifo in centro città, le ipotesi che si rincorrono parlano della possibilità di una ristrutturazione del Carraro che ha trovato però la resistenza degli altri sport presenti nel centro sportivo del Gratosoglio, o della ristrutturazione di un impianto da 1.600 spettatori, che potrebbero diventare 5.500 per una futura Serie B, che potrebbe essere il Centro Gianni Brera di Pero.
Comunque vada il nuovo impianto resta una priorità anche perché per la prossima stagione, l'obiettivo è ambizioso: conquistare un posto nei playoff per la promozione in Serie B e lo stadio la condicio sine qua non. «Per a stagione che si va a concludere - continua il neo presidente - ringrazio tutte le squadre Orange, dalla prima alle giovanili, tutto lo staff tecnico e tutta la struttura. È stato un primo anno in Serie C che ci ha dato consapevolezza e fiducia. Adesso vogliamo guardare avanti...».
Giulio Gallazzi ha condiviso al 50% la proprietà e la presidenza con Montini negli ultimi sette anni realizzando una cogestione di successo sia dal punto di vista dello sviluppo societario e delle strutture sia d quello sportivo che ha permesso agli Orange di passare dalla Promozione alla Serie C in pochi anni e di vincere ripetutamente diversi titoli nelle diverse leve giovanili.
«L'Alcione ha l'ambizione di essere sempre di più un modello virtuoso di calcio professionistico a Milano - conclude Gallazzi -. Un progetto che nasce e si sviluppa sempre ben radicato nella sua filiera di calcio giovanile dai 5 anni in su, dove gli Orange sono sempre stati un punto di riferimento regionale e nazionale».
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