Galleria, inizia una nuova vita. Finalmente dopo anni di dibattiti, caccia allo sponsor, bandi di gara andati deserti, il Comune ha preso in mano la situazione: in primavera partiranno i lavori per il restauro della pavimentazione storica e per la manutenzione straordinaria della copertura. Oggi sul tavolo della giunta le due delibere presentata dallassessore ai lavori pubblici Bruno Simini: la prima, pari a 1,5 milioni di euro, prevede un progetto definitivo per il restauro dei mosaici e dei marmi del pavimento, la seconda da 2 milioni riguarda la manutenzione straordinaria della copertura. Un progetto che risale al 2007, quando era allo studio il primo bando di gara, e che portò gli uffici tecnici di Palazzo Marino a mappare piastrella per piastrella lintera pavimentazione lunga sui due assi, rispettivamente 196 metri e 105,5 metri e larga 14,50 metri. Grazie ai poteri che le derivano dallessere commissario straordinario di Expo, il sindaco potrà saltare molti passaggi della burocrazia: «Entro Natale - ha annunciato in occasione del sessantesimo dellassociazione «Il salotto», che riunisce i commercianti della Galleria - partiremo con liter, ovvero la stesura del bando di gara per lassegnazione dei lavori, che ci permetterà di partire già in primavera con il cantiere. Noi abbiamo fatto due bandi di gara che sono andati deserti, e quindi adesso possiamo lavorare in trattativa privata. Se ci saranno sponsor privati, come noi siamo certi, i lavori saranno a carico di privati, altrimenti li copriremo noi come Comune».
Molto soddisfatto lassessore ai lavori pubblici, che previdentemente aveva inserito in bilancio i 2 milioni necessari per i lavori almeno della pavimentazione: «La galleria è langolo della città più visitata. Finalmente possiamo partire con il restauro e dare lustro a questo gioiello dellarchitettura milanese».
Particolare attenzione al cantiere, che trovandosi nel cuore della città e nel luogo più visitato di Milano, non dovrà essere di intralcio ai turisti, ai milanesi e ai clienti delle boutique: ecco allora che la Galleria verrà divisa in spicchi, per permettere di lavorare a lotti senza ostacolare il passaggio. Se necessario si lavorerà di notte o di sera quando il salotto è meno affollato. I lavori, tempo permettendo - per poter fare unopera di restauro come questo è necessario che la temperatura non scenda sotto i 12 gradi - dovrebbero durare una decina di mesi. Giusto in tempo per lappuntamento elettorale.
Contemporaneamente, infatti, si procederà alla manutenzione straordinaria delle copertura: lunette da sostituire, vetri rotti o pericolanti. Il tutto avverrà a unaltezza di 21 metri, con un massimo di 47 metri al vertice della cupola.
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