Roberto Bonizzi
«Il Milan non vende, compra». Punto e a capo. Adriano Galliani da Villasimius guarda il mare e traccia la rotta del mercato rossonero: «Prenderemo un big, ma solo se servirà a rafforzare la squadra». Su il sipario con un rimpianto del numero uno «pro tempore» di via Turati, fino al 15 giugno, quando tornerà alla presidenza Silvio Berlusconi. Sospiri per Thierry Henry. «Lui era la mia vera passione - dice Galliani durante il workshop -, avrebbe voluto venire da noi, ma dopo la finale di Champions ha visto le lacrime agli occhi dei suoi tifosi e non se lè sentita di abbandonarli. È un sogno che non si è realizzato».
Stilettate al veleno per il Real Madrid. «Sembra non ci siano stati contatti con Kakà - chiarisce il vice presidente del Milan -. È comunque un orgoglio che certi club ammirino i nostri giocatori. Ma è facile acquistare campioni da 40-50 milioni di euro e fare bella figura. Altra cosa è prendere un ragazzo di 19 anni quando in squadra hai già Rivaldo e Rui Costa, riuscendo a valorizzarlo in poco tempo. Sono queste le cose che mi esaltano». In questottica matita blu per unaltra operazione lungimirante: lacquisto del 19enne fantasista del Rennes e dellunder 21 francese Yoann Gourcuff.
Per il vuoto lasciato da Andriy Shevchenko il Milan non ha ancora un nome. O meglio Galliani lascia cadere briciole, ma non svela. Da parte Henry, nulla neppure per Samuel Etoo. Il camerunense del Barcellona «resta dovè, è sotto contratto». E se Ronaldo non si tocca per questioni di portafoglio («non puoi comprare i giocatori del Real se non ti dissangui»), a Didier Drogba manca il physique du role «è una prima punta, non è un obiettivo», come a Ruud Van Nistelrooy. Mentre sul cagliaritano David Suazo gli indizi non sono concordi: «Cellino pensa di tenerlo». Ma dietro buona e giusta ricompensa unidea si può pure accantonare. Chissà.
Lanno prossimo i rossoneri continueranno a giocare con il 4-3-1-2. «Ho provato a suggerirgli un 4-4-2 con Kakà seconda punta - confessa Galliani -, ma lui ha detto no». Lallenatore di Reggiolo resterà aggrappato al suo modulo. Abbondanti riflessioni pure sul resto dellorganico. Via con i portieri: «Dida è confermato, ne resteranno due tra Abbiati, Kalac, Fiori e Coppola». In difesa lunga vita ai senatori. «Restano tutti. Favalli sarà unalternativa a Serginho sulla sinistra, mentre cerchiamo ancora un destro o centro-destro». William Gallas, dopo uninfatuazione primaverile, «non si muove da Londra» causa contratto in corso. Come Massimo Oddo, «Lotito ci ha confermato che non sarà ceduto».
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