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Galliani smonta Balotelli:«Solo un amico»

Il vicepresidente allontana le voci sul bad boy del Manchester City. «Lasciamolo tranquillo, è solo un tifoso del Milan». Una mano a Leonardo:«Il calcio è terribile. Lo capisco. Non sono interista, ma ho affetto per lui»

Il Milan alza il muro: prima Berlusconi, ora Galliani. Per Balotelli tanta simpatia, ma niente più. Per ora. Le ultime follie non sono accettabili. C'è immagine e immagine. Cassano fa per tre. E allora? «Balotelli? Lasciamolo tranquillo al City, è solamente un amico e un supporter del Milan. Ganso? Non parlo, rimaniamo concentrati in queste ultime partite». Il vicepresidente rossonero Adriano Galliani, a margine del Milan Golf Tour, dribbla le domande di mercato e preferisce concentrarsi sulle ultime sette giornate di campionato che vedono la squadra di Allegri in lotta per uno scudetto che in via Turati manca da sette anni. «Nelle ultime cinque partite abbiamo vinto contro Napoli, Juventus e Inter e abbiamo fatto un punto tra Bari e Palermo, quindi non so più quali siano le partite facili e quelle difficili. Siamo in testa da 21 giornate avendo vinto scontri diretti con Napoli e Inter, abbiamo il dovere di vincere questo scudetto».
E guai a distrarsi. «Colmare il gap in Europa? Quest'anno l'obiettivo era il campionato, visto che non lo vinciamo da tanti anni, poi vedremo». E a una domanda sul possibile arrivo a fine stagione di Cristiano Ronaldo, Galliani ribadisce: «Non si parla di mercato fino al 22 maggio o al 29 (finale di Coppa Italia, ndr). Avremo tanto tempo per parlarne».
C'è posto per due carezze a Leonardo che dopo il derby e la Champions non se la passa benissimo. «È il calcio che è terribile, Leonardo non sta passando nessun momento difficile. Pensate che fino alle 20.45 di sabato scorso era definito come un grande allenatore e il più grande motivatore per aver fatto un filotto straordinario. In realtà è il calcio che è uno sport terribile».
Per questa e altre ragioni, Galliani si è detto «vicinissimo a Leo». «Adesso - scherza - non dite che io sono tifoso dell'Inter ma 13 anni vicino a Leonardo non si cancellano. Sono andato a prenderlo a Parigi e poi l'ho proposto a Berlusconi come allenatore. Non sono interista ma ho tanto affetto per la persona».

E ha ricordato: «Poi, di Tapiri, anch'io ne ho presi due o tre».

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