Gang di «biker» smantellata in Liguria Finisce nei guai il gruppo Hells Angels

Aggressioni alle bande rivali, estorsioni e minacce per il controllo del territorio, rapine ad altri motociclisti. Pensavano di essere in California con scene da set hollywoodiano e bande che presidiano il territorio spargendo il panico tra la gente comune. E poi risse, estorsioni, minacce. Invece stazionavano tra la loro base detta «chapter» di Albiano Magra, in provincia di Massa Carrara, e la Liguria i sedici appartenenti alla banda di motociclisti «Hells Angels» indagati dalla procura di Genova per estorsione e rapina. Dei sedici bikers amanti delle moto Harley Davidson, quattro sono finiti in carcere e 12 sono stati colpiti da obbligo di dimora nelle rispettive città di appartenenza, tra il savonese e la Lunigiana. Gli «Hells Angels» arrestati hanno tutti incarichi apicali nella banda: Giovanni D’Andrea, 49 anni, pregiudicato, era il capo della gang e il siciliano residente a Sarzana Pietro Messina il vicecapo; Giacomo Monni, era il «sergeant», mentre Pietro Lava un semplice biker.
Tutti avevano sul jacket il simbolo degli Hells Angels, il teschio alato. Solo Pietro Messina aveva potuto aggiungere al simbolo dark la frase «omertà siciliana».


Tra le aggressioni compiute quella del gruppo ai danni di sei bikers dei Gremium, storico gruppo avverso agli «Hells Angels» che aveva avuto mandato dalla gang americana di riferimento di appropriarsi del territorio genovese: sono stati accerchiati dagli «Hells Angels» e costretti sotto minaccia a strapparsi i «colori», ovvero le insegne dai giubbotti e consegnarle al capo degli Hells. La squadra mobile di Genova è riuscita a incastrare i bikers. Nel corso delle perquisizioni sono stati trovati 18 grammi di cocaina, due katane giapponesi e un pitone lungo cinque metri.

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