GARANTISTI. A ROMA E GENOVA

(...) E poi, oltre a un altro giornalismo, mi piacerebbe un’altra politica, qualche volta anche di centrodestra.
Devo dire che, in occasione dei vari dibattiti sugli arresti del portavoce del sindaco, di un imprenditore e di due ex consiglieri comunali diessini, l’opposizione di casa nostra ha imparato la lezione. Gli interventi in consiglio comunale della capogruppo azzurra Raffaella Della Bianca, dei consiglieri di An, degli arancioni, della Lega, di altri, sono stati sereni e seri. E, soprattutto, hanno centrato il problema: la giunta Vincenzi deve andare a casa perchè Genova è un gioiello che viene perso per strada; perchè la città è amministrata male; perchè si pensa a dare accoglienza ai rom anzichè agli italiani che ne hanno bisogno e che sono colpevoli solo di pagare le tasse (il caso di Igor Tardito, raccontato sulle nostre pagine, al proposito, è sconvolgente); perchè fa chiacchiere e fino ad oggi non ha prodotto nulla o quasi di tangibile. Questi sono i motivi per cui Marta Vincenzi dovrebbe andare a casa, non perchè i suoi assessori sono stati toccati da un’inchiesta.
Ecco, a noi, piace questo centrodestra, quello garantista per tutti, a partire dagli avversari. E speriamo di non dover più vedere - come è capitato, fortunatamente in proporzioni assolutamente poco significative - un centrodestra garantista a Roma e forcaiolo a Genova, un centrodestra che parla di «accuse verosimili» (il verosimile, grazie al cielo, non è ancora una categoria della giustizia), un centrodestra che va a rimorchio dei grillini o un centrodestra che rovista nel cestino dell’immondizia delle intercettazioni.
Vi rivelo un piccolo retroscena. Qualche giorno fa, Massimiliano Morettini, uno degli indagati per Mensopoli, mi ha chiamato ringraziandomi per l’onestà e la correttezza garantista della linea del Giornale. Noi, politicamente, a Morettini non abbiamo mai fatto nessuno sconto: non sul G8, non sugli extracomunitari, non sulla politica.

Ma sentire alcuni suoi amici diessini derubricare lui e gli altri a «quattro mascalzoni» è qualcosa di talmente volgare, falso e vergognoso, che sulla giustizia saremo sempre dalla parte di Morettini.
Garantisti per tutti, almeno fino a sentenza definitiva. Per gli avversari di più. Si chiama Politica.

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