Merita la condanna al carcere e al pagamento di una multa chi, al volante della propria automobile, gareggi in velocità con gli amici sulle vie di un centro urbano. Lo sottolinea la Corte di Cassazione con la sentenza numero 10828, che ha confermato la condanna a due mesi di prigione e a 200 euro di multa per un automobilista romano di 28 anni, Francesco C., sorpreso dagli agenti in servizio di vigilanza mentre una sera era impegnato in una gara contro un «pilota» antagonista a folle velocità per le strade della città. Senza successo il giovane ha fatto ricorso a piazza Cavour contro la sentenza di condanna emessa nel settembre 2007 dalla Corte dAppello di Roma, sostenendo che il verdetto era troppo severo.
Ma i supremi giudici gli hanno risposto che la sua lamentela sulla determinazione della pena è «manifestamente infondata» data la «gravità del fatto, che ha ingenerato pericolo per la pubblica incolumità, in quanto la gara ha comportato numerose violazioni del codice della strada, tra le quali vanno annoverate i sorpassi azzardati e lelevata velocità ». Francesco C. è stato condannato con rito abbreviato e per questo ha ottenuto la riduzione della pena che, altrimenti, sarebbe stata più elevata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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