«Resto sgomento dalla ridda di voci che circolano su un mio presunto passaggio o cambio di casacca. Io non intendo né parlare con altri partiti né accasarmi altrove. Voglio continuare il mio mandato e rispettarlo combattendo le mie battaglie in consiglio regionale». Dopo tante parole la smentita viene dal diretto interessato. Giulio Gargano, già assessore ai Trasporti della giunta Storace in quota An, approdato ora al gruppo Misto, non ha la minima intenzione di passare con il centrosinistra. Dopo Marco Verzaschi e Roberto Lovari, transfughi eccelenti di Forza Italia finiti, rispettivamente, nelle braccia di Udeur e Nuovo Psi non ci sarà dunque il primo passaggio di un pezzo da novanta di An (più votato del partito alle scorse regionali con 32mila voti) dallaltra parte della barricata. Le voci circolate nei giorni scorsi erano dovute anche agli elogi di cui Gargano aveva ricoperto il sindaco Veltroni. «Sul piano politico non cambia nulla - spiegava ieri Gargano -. Il mio era un giudizio sulla persona, non sugli uomini politici. Veltroni ha caratteristiche di grande sensibilità. Questestate ho vissuto una drammatica vicenda personale che mi ha fatto cogliere lessenza di molte persone sul piano umano». Nessun «salto» dallaltra parte, dunque. «Ho un impegno con gli elettori da onorare e voglio continuare a farlo. Il fatto che non lo faccia con An non significa la svendita di un percorso.
Insieme ai consiglieri comunali Baldi e Germini ho assunto una posizione: continuare limpegno dato dagli elettori perché solo a loro dobbiamo rispondere». Gargano, poi, ha ribadito le motivazioni che lo hanno spinto a lasciare An: «Lassenza di dibattito interno e di una risposta chiara al responso del voto di aprile».Gargano: «Non ho alcuna intenzione di passare nelle file del centrosinistra»
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