Il giorno dopo il «processo» del gruppo alla consigliere Raffaella Della Bianca, ieri tra i componenti del Popolo della Libertà qualcuno si è fatto sfuggire un commento. Come Gino Garibaldi che, sostanzialmente, ha confermato i toni di quanto il Giornale ha raccontato ieri e spiegando i motivi del confronto: «Da tempo ci eravamo imposti di fare una verifica ad un anno dallinizio del mandato - racconta Garibaldi -. Effettivamente da parte di tutti è emerso che cè chi sembra non giocare per la squadra. Abbiamo deciso di fare gruppo, di lavorare di sponda per prepararci al 2015 e siamo tutti collaborativi». Non collaborativa, secondo Garibaldi, sarebbe invece Della Bianca, troppo autonoma nel suo modo di agire, tanto che ora le cariche del gruppo torneranno in discussione: «Credo che gli incarichi di Matteo Rosso e Luigi Morgillo non si discutano - continua - : sono persone di massima capacità ed esperienza. A Raffaella è stato detto chiaro che il suo ruolo di vice presidente è messo in discussione».
Sulla vicenda è intervenuto anche Roberto Bagnasco per smentire una rottura, ventilata nellambiente, tra laici e cattolici del partito: «Argomento che non esiste, tanto più che la stragrande maggioranza di noi proviene dal mondo cattolico».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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