Luisa Barberis
Il Comune di Genova, in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, mette in moto il percorso di celebrazioni del 2007 a partire dalla ristrutturazione del monumento ai Mille di Quarto. Un intervento importante per ridar luce ad uno dei simboli più significativi della città, quello presentato ieri a palazzo Tursi dallassessore alla cultura del Comune, Luca Borzani.
La scultura bronzea, dedicata allillustre genovese, fu realizzata da Eugenio Barone e inaugurata nel 1915, nei tristi giorni del radioso Maggio e alla presenza di Gabriele DAnnunzio. Da allora lo stato di conservazione del monumento ha senza dubbio dovuto sopportare i segni del tempo e del mare sul quale si affaccia. Partner del Comune in questimpresa, il Cnr-Ismar, che da anni si occupa di corrosioni marine, lIstituto centrale di restauro (Icr) ed il Ministero per i Beni e le Attività culturali con le competenti soprintendenze del territorio.
Il progetto di restauro nasce nel lontano 2001 con lidea di affrontare i lavori da un punto di vista scientifico. Cinque anni di studi, tra cui linnovativa applicazione di patine e protettivi diversi su uno stesso monumento, hanno portato alla realizzazione di un convegno nel 2004 ed alla «Carta di Genova»: un documento che può essere considerato una dichiarazione dintenti per gli interventi conservativi da realizzare in un clima di collaborazione tra gli enti coinvolti nella gestione del patrimonio artistico. I risultati dellincontro sono raccolti nel testo «Conservazione dei momumenti in bronzo allaperto: esperienze a confronto» che spiega i problemi e le procedure di un restauro efficace a partire dai lavori di Quarto. Sulla base di queste ricerche prenderanno il via, nella prossima estate, interventi di pulitura e protezione del bronzo nonché della pietra del basamento, e si cercherà di tenere lontani i piccioni. Sempre con lintento di ridare al monumento di Garibaldi il rilievo che gli spetta saranno eliminati i semafori ed i cartelli che attualmente ne offuscano la visibilità. Il restauro sarà seguito da specialisti in materiali bronzei che affiancheranno il progetto dellIcr di impiantare un cantiere-scuola: un progetto importante che da un lato permetterebbe agli allievi dellIcr di formarsi direttamente sul campo e dallaltro aiuterebbe ad abbattere gli alti costi delintervento.
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