Vigevano - C'è Alberto Stasi, l'unico imputato per il delitto della fidanzata, Chiara. C'è la famiglia Poggi, che oggi è tornata a vivere nella villetta di via Pascoli, a Garlasco. È iniziata davanti al gup di Vigevano Stefano Vitelli l’udienza preliminare per l’omicidio di Chiara Poggi, la giovane uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Nell’aula magna del tribunale è presente Alberto Stasi, fidanzato della ragazza e unico imputato, con il collegio dei suoi difensori, composto dal professor Angelo Giarda con il figlio Fabio e dagli avvocati Giuseppe e Giulio Colli con un assistente del loro studio. Sono presenti in aula anche i genitori e il fratello di Chiara, assistiti dall’avvocato Gian Luigi Tizzoni. Rappresentano l’accusa il pm Rosa Muscio con il collega Claudio Michelucci. L’ultimo ad arrivare in aula è stato il gup.
Parte civile I familiari di Chiara hanno presentato in aula la richiesta di potersi costituire parte civile all’udienza preliminare. L’udienza, dopo le formalità di rito e la richiesta di costituzione, sta proseguendo con il capitolo che riguarda le eccezioni delle parti. La difesa di Stasi, da quanto è trapelato, ne avrebbe una decina, tra le quali quella relativa al computer di Alberto. In aula i posti sono stati riservati dallo stesso tribunale utilizzando dei cartellini, come si usa nei convegni. In prima fila, di fronte al giudice, seduti dietro il banco di sinistra ci sono i pm Muscio e Michelucci, sulla destra il professor Giarda, l’avvocato Colli e all’esterno Alberto Stasi. Subito dietro, in seconda fila, sono invece seduti i familiari di Chiara, con il loro legale Gian Luigi Tizzoni. Sempre sulla destra, ma su una panca di legno appoggiata a un muro dell’aula, sono invece seduti gli altri difensori di Stasi. L’udienza preliminare di oggi riguarda anche l’altro procedimento a carico di Stasi, quello in cui è accusato di detenzione di materiale pedo-pornografico. I due processi sono distinti e per ora viaggeranno paralleli.
Tutto rinviato È stata aggiornata al prossimo 7 marzo l’udienza preliminare per l’omicidio di Chiara. Rinvio anche per la vicenda in cui Stasi è accusato di detenzione di materiale pedopornografico. I genitori della ragazza, che hanno chiesto di costituirsi parte civile, hanno lasciato il palazzo di giustizia di Vigevano. Subito dopo se n'è andato anche l'imputato, a bordo della stessa Audi su cui era arrivato. Il gupha respinto la richiesta avanzata dalla procura di riunificare i due procedimenti a carico di Stasi. L’ istanza è stata avanzata dal pm Rosa Muscio e dal collega Claudio Michelucci, che hanno sostenuto la necessità di riunificare i due procedimenti in quanto collegati tra di loro soprattutto per una questione tecnica legata alla perizia sul computer di Stasi. A tale richiesta si è associata la parte civile, mentre la difesa si è opposta. Il gup, dopo una breve camera di consiglio, ha deciso per ora di tenerli separati, perché allo stato non ci sono gli estremi per la riunione.
Il motivo del rinvio Inoltre, oggi in aula si è affrontato il capitolo relativo alle memorie depositate ieri. Accusa e parte civile hanno chiesto i termini cioè alcuni giorni di tempo per analizzare la nuova documentazione. Il gup ha così rinviato entrambi i procedimenti al prossimo 7 marzo. Udienza in cui ci saranno le repliche sulle memorie e poi, dopo le questioni preliminari sollevate dal pm, si continuerà con le eccezioni.
Folla Dalle prime ore della mattina si è radunata una piccola folla di cronisti e cittadini davanti all’ingresso del tribunale di Vigevano, dove alle 9.30 è cominciata l’udienza preliminare per l’omicidio di Chiara Poggi. Piazza Lavezzari - avvolta come tutta la zona da una fitta nebbia - dove si trovano il palazzo di giustizia e la procura, è transennata per impedire l’accesso al pubblico. Le porte di accesso al chiostro su cui si affaccia l’aula magna in cui si terrà l’udienza sono presidiate dai carabinieri.
Difesa: "Scomparse macchie di sangue" La scena del delitto di Garlasco è stata "oggettivamente alterata dall’agire degli operatori tecnico-scientifici durante i primi sopralluoghi", tanto che sul pavimento della villetta in cui Chiaresor a Poggi fu uccisa si osserva "la scomparsa di alcune tracce ematiche, riconoscibili il 16 agosto e non più apprezzabili il 12 settembre". Lo scrive il professor Francesco Maria Avato nella relazione di consulenza medico - legale depositata ieri in Tribunale a Vigevano dalla difesa di Alberto Stasi.
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