Tifosi sampdoriani delusi dopo la cessione di Pazzini all'Inter? Riccardo Garrone respinge le accuse al mittente e lancia un messaggio all'ambiente: «La corda è molto tesa, questa non è una minaccia, ma se si dovesse spezzare la cosa sarà resa nota solo dopo la rottura. E allora non ci sarà più niente da fare». Il patron blucerchiato non pare avere gradito i tanti mugugni delle ultime ore, ma vuole chiarire meglio le circostanze che hanno portato al divorzio col bomber di Pescia. «Da tempo c'erano troppe sirene e lui ne è rimasto affascinato, influenzato anche dalla volontà di salire di grado. Non siamo stati noi a liberarcene. Io speravo che le sirene non si ripresentassero ma é successo», dice Garrone, riferendosi alla telenovela estiva che aveva accostato il bomber di Pescia soprattutto alla Juventus di Del Neri e Marotta. Alla fine, però, il trasferimento alla corte di Moratti.
Eppure a inizio stagione la Sampdoria aveva più volte sottolineato come i grandi acquisti per la Champions (sogno poi svanito sotto il sole d'agosto) fossero rappresentati proprio dalle conferme dei «big»: oltre a Palombo (per cui comunque si profila il prolungamento sino al 2015), anche Cassano (cacciato per motivi extracalcistici) e Pazzini, da ieri al lavoro alla Pinetina. «Ma i tifosi hanno la memoria corta, non si ricordano - prosegue Garrone - che per Cassano abbiamo rinunciato a 20 milioni di euro, e che nelle ultime stagioni abbiamo sempre chiuso col bilancio in rosso». Garrone poi puntualizza che «ora con le cessioni di Marilungo e Pazzini chiuderemo il bilancio in pareggio», ribadendo poi ancora una volta la necessità di un nuovo stadio a Genova per garantire un futuro roseo alla società.
Intanto ieri è arrivato a Bogliasco proprio l'ex interista Biabany (giocatore valutato intorno ai 7 milioni, mentre per Pazzini sono arrivati 12 milioni «cash»). A proposito, cosa ne pensa Mimmo Di Carlo dell'addio del bomber? Il tecnico blucerchiato solo mercoledì sera, dopo la sconfitta col Milan in Coppa Italia, aveva ribadito la necessità della sua conferma. Ma nelle ultime ore sembra aver già digerito la cosa. «Il singolo non ha mai vinto niente da solo. Io alleno la squadra che ho. Oggi i giocatori che ci sono, sono quelli più importanti», dice il tecnico della Samp. Con una squadra che perderà qualcosa «sul piano tecnico» ma che guadagnerà «in velocità» con Biabany, Macheda e Maccarone.
Le altre di mercato: si lavora al rinnovo di Ziegler (per ora respinta la corte della Lazio), non confermate le voci di un interessamento per Amauri della Juventus. Intanto la società blucerchiata già oggi potrebbe ufficializzare l'acquisto di Vedran Celjak, 19 anni, un terzino destro dell' NH di Zagabria.
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