Garrone torna dalla squadra: «Adesso fatemi un bel regalo»

Il presidente Riccardo Garrone, dopo che il tecnico Cavasin gli aveva dedicato la vittoria di Bari per i recenti problemi di salute, ieri è tornato a far visita alla squadra nel ritiro di Novi Ligure. Il numero uno blucerchiato, arrivato intorno alle 19, si è intrattenuto a lungo con Cavasin e con il capitano, incoraggiando la squadra per la delicata sfida di Brescia: «È un momento delicato e decisivo per la nostra stagione e non potevo non venire a manifestare alla squadra la mia vicinanza e il mio appoggio - ha detto Garrone -. Non gli ho visti per qualche settimana anche se con lo spirito e il pensiero sono sempre stato accanto a loro. Grazie per la dedica di sabato scorso adesso mi aspetto come tutti i tifosi blucerchiati un bel regalo per il primo maggio». La Sampdoria invece è stata accompagnata da nuvole nere e lampi ma anche tanti tifosi: «Un gruppo di giovani – ha detto il tecnico - ha aspettato il nostro arrivo sotto la pioggia. Ci hanno attesi cantando e sventolando bandiere, prima e dopo cena sono stati nella hall del nostro hotel e ci hanno fatto sentire il loro affetto. Questo sostegno fa bene allo spirito. Poi la visita del presidente, tutti ci spingono. E a spingere si fa gol».
Già, il problema del gol non è ancora stato risolto. Ieri Cavasin ha diviso le pettorine: Curci, Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler, Mannini, Palombo, Tissone, Laczko, Biabiany, Pozzi. L'ex interista quindi sembra in vantaggio su Maccarone ma il ballottaggio non è ancora sciolto. Ma la gara con il Brescia è da vincere: «Dalla settimana scorsa, ogni partita può determinare l’esito finale del nostro campionato. Contro il Bari bisognava vincere per continuare a sperare; contro il Brescia sarà un’altra sfida da dentro o fuori, sfida fondamentale per il nostro immediato futuro. Oggi abbiamo una squadra che saprà vivere il campo nel modo giusto e dimostrare di essere da Serie A. La vittoria del «San Nicola» non ci ha portato serenità in più, quella l’avevamo anche prima, forse ci ha dato più sicurezza e convinzione per andare a vivere di slancio queste ultime partite».

Cavasin ritrova il Brescia, la sua ex squadra, ma non è tempo di amarcord: «Ho visto come gioca il Brescia, non speculano e non fanno conti. Verranno a Genova e finché potranno attaccheranno, come ha fatto fin dall’inizio nella partita Genoa. Però penso che nemmeno da parte nostra ci saranno calcoli: vedremo due squadre che vorranno imporsi fin da subito».

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