Mosca - Cinque giorni. Poi tutti al freddo. L’Ucraina ha soltanto cinque giorni per saldare il debito con Gazprom ed evitare così il taglio delle forniture di gas dal primo gennaio. A rilanciare l’ultimatum è Sergey Kuprianov, portavoce del gruppo russo. "O pagano" o dal primo gennaio si interrompono le forniture di metano destinate al Paese ex sovietico, perché verrà "a mancare la base giuridica" per garantirle, ovvero un contratto per il 2009, non rinnovato in attesa del pagamento di 2,1 miliardi di dollari. E alla domanda: Esistono alternative alla sospensione delle forniture?, Kuprianov risponde: "Che paghino il dovuto. Abbiamo ancora 5 giorni".
L'Europa trema Poi il braccio destro del numero uno di Gazprom Aleksei Miller precisa: "I negoziati non si sono interrotti. Speriamo". La prospettiva di una nuova crisi del gas a Capodanno si fa dunque sempre più concreta, anche perché il gasdotto che approviggiona l'Europa mediterranea è quello che passa da Kiev.
Lo stesso Kuprianov ha già specificato nei giorni scorsi di ritenere molto improbabile il saldo, in quanto gli stessi ucraini hanno ammesso di non essere in grado di pagare in tempi brevi per le forniture di novembre e dicembre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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