Gasolio in nero per 45 milioni di euro. È la risposta, illegale, al caro carburante ideata da quattro truffatori di Velletri con laiuto di un funzionario compiacente della Regione Lazio. Come? Basta essere un grande vivaista o titolare di depositi di greggio, ottenere milioni di litri di gasolio per mezzo di documentazione falsa (qui entra in gioco il funzionario corrotto) da destinare a uso agricolo, rivendere il carburante a metà prezzo ad autotrasportatori o benzinai compiacenti. Ma lingegnoso sistema per truffare accise e imposte varie è stato scoperto dalla finanza.
«Black flower» il nome delloperazione che ha permesso allerario di recuperare ben 25 milioni di euro a base imponibile di imposte dirette e 5 milioni di euro dIva dovuta nonché di accertare unevasione di 15 milioni di euro di accise. In manette il dipendente pubblico mentre sono stati denunciati un floricoltore dei Castelli Romani e tre imprenditori, titolari di aziende di stoccaggio di olii minerali tra lUmbria e lAbruzzo. Le accuse vanno dal contrabbando alla truffa ai danni dello Stato, dallevasione fiscale alla documentazione falsa e dichiarazione infedele, reato fiscale punibile con la reclusione da uno a 3 anni di carcere. Non solo: confiscati beni per milioni di euro come misura cautelare per il pagamento dellimposta dovuta.
Loperazione viene avviata dalla compagnia Velletri delle fiamme gialle in seguito a controlli sui produttori agricoli e florovivaistici di Roma e provincia che beneficiano dellacquisto di nafta in totale o parziale esenzione dimposta grazie alla particolare destinazione duso come il riscaldamento delle serre o lalimentazione dei mezzi agricoli. Limprenditore è risultato tra i maggiori beneficiari nazionali di gasolio esentasse. Non ci vuole molto per scoprire lacquisto esagerato di greggio in proporzione allattività del vivaista.
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