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Gasp: «Penalizzati da un gol dubbio»

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«Un buon passo avanti». Poche parole dette un po’ a malincuore per la mancata vittoria, ma che trasmettono soddisfazione per la prestazione del Genoa che, soprattutto nel secondo tempo, ha saputo dimostrare di essere ancora la squadra aggressiva vista fino alla sosta natalizia. Così Giampiero Gasperini alla fine dei novanta minuti del recupero della 17esima giornata. La partita pareggiata contro il Bari è roba dolceamara: «Meritavamo più di un pareggio, ma la prestazione della squadra è stata buona - spiega il tecnico -. Alla fine è mancato il risultato». A chi gli chiede se sia l’insicurezza il punto debole che non ha permesso al Genoa di esprimersi ad alti livelli, Gasperini ha dato una risposta chiara: «In casa abbiamo sempre giocato con spigliatezza e determinazione. La sicurezza, semmai, ci è mancata qualche volta in trasferta».
Il gol su tocco di mano di Barreto è stata una doccia gelata per i rossoblù, un ostacolo decisivo verso la vittoria: «È stata una partenza ad handicap per una rete viziata. Se era involontario non lo so, ma non è questo il punto: c’è una casistica discrezionale tra gli arbitri e ogni episodio viene interpretato. In questo caso la lettura del direttore di gara ci ha danneggiato». La pensa allo stesso modo il presidente Enrico Preziosi: «Il loro gol era viziato nettamente da un fallo di mano; per fortuna che siamo riusciti a recuperare. Abbiamo giocato meglio, Gillet ha fatto la differenza».
Poi il Gasp se l’è presa con i giornalisti che chiedevano conto di alcune scelte tecniche: «Mi sembra presuntuoso non il mio atteggiamento ma quello di chi mi viene a dire cosa devo o non devo fare - attacca il tecnico - . Sono io l’allenatore e gioco in un certo modo. Penso sia difficile convincermi su come devo giocare».
Per Giampiero Ventura il «derby» finisce con un punto che serve alla classifica e all’umore della squadra rivelazione: «Non potevamo pretendere di più. Nel primo tempo abbiamo giocato tenendo testa al Genoa, dominandone l’aggressività - spiega il mister genovese -. Nella ripresa siamo calati lasciando campo e abbiamo sofferto». I pugliesi si sono presentati con la stessa squadra che sabato scorso ha fermato l’Inter : «Per noi giocare ogni tre giorni è controproducente: non siamo attrezzati e abituati».

Sia Ventura sia Gasperini la pensano allo stesso modo sul prato di Marassi: «Un campo su cui è difficile giocare a calcio». Crespo ha fatto chiarezza sulla sua posizione in questi giorni di mercato: «Sono a disposizione della società. Se tecnico e dirigenti mi vogliono resto qui, altrimenti vado via».

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