Passò alla storia la delegazione che nel 1986 lallora premier Bettino Craxi si portò in Cina, per una visita ufficiale a Pechino. Nellairbus di Stato riempito fino allultima poltrona entrarono parenti, amici, amici degli amici del leader socialista, tanto che Giulio Andreotti, allora ministro degli Esteri, appena atterrato non rinunciò alla battuta: «Siamo qui, con Craxi e i suoi cari...». Il «volo blu» a scrocco costò la carriera al ministro dc Remo Gaspari, salito su un elicottero dello Stato per arrivare in tempo alla partita della Roma. Ma non serve andare indietro fino alla Prima Repubblica per trovare altri esempi. Più recentemente, il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha usato laereo di Stato per andare in visita al Monte Athos, unaltra volta per una vacanza con la moglie nellesclusiva località di Quiberon, sulla costa bretone, e unaltra volta ancora diretto a Parigi per le nozze di Clotilde DUrso, nipote del banchiere Mario. Laltro leader falce e martello, Oliviero Diliberto, fu pizzicato in vacanza alle Seichelles con tanto di famiglia e scorta a carico (dello Stato). Motivi di sicurezza, si difese lallora Guardasigilli. «E allora vai a Sabaudia», gli rispose Gianpaolo Pansa sullEspresso.
Sciocchezze comunque in confronto a Carlo Scognamiglio, che da presidente del Senato fece addirittua fermare un treno a Forte dei Marmi - sosta non prevista - per arrivare, con la famigliola al seguito, a Santa Margherita Ligure.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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