Londra - A.A.A., James Bond cercasi disperatamente. Volenterosi, in gran numero, ma senza licenza di uccidere. L’annuncio corre via etere ed è del MI6, il servizio segreto britannico, rimasto a corto di agenti. I vertici del controspionaggio di Londra hanno pensato bene di avviare una grande campagna di reclutamento "per rafforzare la base dello staff" e rapportarsi meglio "alle minoranze etniche della comunità a cui ci si rivolge". Per ottenere risultati concreti, il MI6 si è rivolto al programma "Newsbeat" di Radio1. Una voce camuffata, per tutelare l’identità dell’agente coinvolto, illustra le linee generali dell’attività di intelligence e pubblicizza il servizio, descrivendone i pregi e i sacrifici richiesti.
Nessun dettaglio, invece, viene fornito sul numero dei nuovi agenti da ingaggiare né sullo stipendio. Di certo - riferisce oggi il Guardian - c’è solo che il MI6, per l’anno 2007, ha avuto a disposizione 200 milioni di sterline per l’attività di circa 2.000 persone. Un gruppo evidentemente considerato troppo esiguo per far fronte a tutte le moderne minacce alla sicurezza della comunità internazionale. E sebbene il ’glamour’ di James Bond abbia fatto scuola, i requisiti richiesti saranno naturalmente ben altri. Il MI6, infatti, recluta in particolare nuovi agenti in grado di comprendere e parlare l’arabo, il persiano, l’urdu, il cinese e lo spagnolo, ma anche "funzionari operativi" in grado di segnalare con prontezza nemici del Regno Unito, o presunti tali. E pazienza se non si possiede un curriculum accademico brillante.
È un requisito considerato non necessario.
Per sapere se si è adatti al lavoro basta svolgere un test sul sito internet del servizio: chi sarà capace di acquisire in due minuti tutte le informazioni fornite su un paese immaginario, la Transeuratania, e riuscirà a rispondere in dieci secondi a ciascuna domanda su di esso, potrebbe essere il nuovo James Bond. Quello vero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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