La Guardia di finanza torna in strada e mette a segno un altro blitz. Non più Cortina questa volta, né la Sanremo protagonista dell'ultima mossa anti-evasione, ma Napoli. Il capoluogo campano è stato setacciato in lungo e in largo dagli agenti, alla ricerca di irregolarità tanto nelle vie dello shopping, tra la zona di Chiaia e quella residenziale del Vomero, quanto nelle aree destinate al mercato.
I militari, rigorosamente in abiti civili, hanno setacciato la città, cercando irregolarità nell'emissione di scontrini e ricevute fiscali. Nel mirino dei controlli 386 esercizi commerciali. In bene 317, come a dire quattro eserzi su cinque, sono state riscontrate irregolarità.
I numeri, impressionanti, parlano di un aumento degli incassi - dovuto alla presenza dei finanzieri - almeno del 133%, con punte del 985%. Dalla retata non è rimasta esclusa neppure la movida partenopea. Di 261 lavoratori intervistati tra i locali, 34 sono risultati irregolari. Per cinque locali verrà proposta la sospensione dell'attività per gravi irregolarità in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nel mirino degli agenti anche abusivismo, contraffazione e contrabbando di sigarette. Nel corso dei controlli sono stati sequestrati due depositi e ritirati 4.500 articoli contraffatti, 454.190 metri di tessuti introdotti in contrabbando, 54.500 articoli e giocattoli privi dei requisiti di sicurezza, 10 macchinari industriali per la fabbricazione di scarpe, 4,320 chili di tabacchi lavorati esteri con la denuncia di 17 persone.
Ulteriori controlli in laboratori industriali hanno portato all'individuazione di 32 lavoratori irregolari, tra i quali 22
extracomunitari non in regola. Controllate anche le auto di grossa cilindrata. Otto vetture sono risultate intestate a persone o imprese che dichiarano redditi molto bassi o che non hanno mai presentato una dichiarazione dei redditi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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