GELATO A qualcuno piace «unico»

Da San Crispino di moda i gusti «alcolici» Da Settimo Gelo spuntano anche le giuggiole

Colorato, gustoso, ma soprattutto, «unico»: è questo il gelato che piace di più ai romani. Nella Capitale, infatti, sono sempre più numerosi, accanto a creme e sorbetti tradizionali, i gusti innovativi e «griffati». Ogni gelateria ha la sua specialità e per assaporare le più curiose, i golosi sono disposti anche ad andare da un capo all'altro della città. D’altronde, un sapore unico val bene qualche chilometro, perfino nel traffico: ne va dell’umore dei buongustai. Una ricerca sul rapporto tra cibo e gratificazione, effettuata dall’università di Amsterdam, ha rivelato infatti che quando gli italiani mangiano un gelato, nell’86 per cento dei casi provano un’intensa felicità. Un vero record di gola, visto che negli altri paesi europei, l'indice scende al sessantaquattro per cento. Con il suo alto numero di gelaterie di qualità, Roma, perciò, si candida a capitale del sorriso «freddo». Orientarsi tra le proposte non è semplice. Molte creazioni sono pubblicizzate solo dal tam tam di chi le ha provate e ne è rimasto conquistato. Andando alla ricerca di sapori eccezionali, è bene, quindi, tenere le orecchie aperte. E, ovviamente, le papille pronte. Bartocci (via Alessandria 145; 0699695535) propone il «bartoccioso», variegato croccante a base di cioccolato, biscottini, nocciole e meringhette. Tra le specialità, pure, i gusti miele e sesamo o pera, ricotta e cannella. Mondi firma con il proprio nome due gusti «Eroe dei due mondi» - crema di panna, meringa, nocciole e pinoli - e «Due Mondi», a base di gianduia (via Flaminia 468; 063336466). La gelateria di San Crispino, vero cult per gli integralisti della coppetta, invece, «griffa» una delicata crema al miele di corbezzolo, raccolto in un’oasi Wwf in Sardegna e non filtrato, per non intaccarne fragranza e sapori. Tra i gusti, per numero e varietà, si fanno notare quelli alcolici, dalla crema di marroni con rum giamaicano al whisky, Malpighi e passito di Pantelleria, senza dimenticare abbinamenti fruttati come sorbetto di limone al calvados e di more all’Armagnac (via della Panetteria 42; 066793924). Punta sull’alcol pure il Settimo Gelo, tra crema al Barolo e prugne e gusto al limoncello. Da non sottovalutare le rarità di frutta, come il romanissimo sorbetto di giuggiole: furono proprio i romani ad importare per primi in Italia questo frutto (via Vodice 21; 063725567).
Da liquori e distillati ai dessert. Sono diverse le gelaterie che rivisitano i dolci al cucchiaio - ma anche barrette e snack - realizzandoli in versione «da cono». Gelarmony propone il «gelato non gelato», morbide mousse a ciambellone, Saint Honoré, crostata di visciole, e, omaggio a una pubblicità di successo, Ambrogio - al Rocher - e Contessa, ossia zabaione (via Marcantonio Colonna 34; 063202395). Per provare il gusto torta di mele l’appuntamento è invece da Sibillano (viale Gottardo 28; 0686898842). Da Fiocco di Neve si possono assaporare la crema della nonna, ispirata all'omonima torta a base di crema pasticciera, pastafrolla e pinoli, e il «riso moro», con riso, cioccolato e cannella (via Pantheon 51; 066786025).
Tra centotrenta proposte differenti, la Palma, una delle più note gelaterie del centro storico, punta l’attenzione sui cosiddetti «spezza-fame», con creme a Mars, Bounty e Galak. Per la frutta, invece, il primato va ai sorbetti di kalamansi e guava rosa, agrumi delle Filippine (via della Maddalena 27; 0668806752). Da Alaska, a «sciogliersi» è uno dei cioccolatini più famosi, il bacio, ma bianco (via di Villa Severini 30; 0636298466). La crema di wafer al cioccolato è una delle specialità di Millennium all’ombra del Cupolone (piazza Santa Maria delle Grazie 2; 0639724268). L’eccezionalità dei sapori non dipende solo dai gusti, ma anche da ingredienti e tecniche impiegati per prepararli. Fior di Luna usa ingredienti naturali del commercio equo e solidale, per un gelato buono in tutti i sensi (via della Lungaretta 96; 0664561314).

Di Miami (piazza Cucchi 7; 065809809), il gelato su «pietra fredda»: sul piano refrigerato si spatola una pallina di gelato, cui vengono aggiunti cereali, cioccolato, frutta fresca o secca e spezie, secondo la fantasia del cliente. Viene servito in coppa con decorazione al cioccolato, cialda o biscotto.

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