MilanoPrima la riforma e poi nuove risorse, rivedere gli scatti danzianità, rispettare il merito. Mariastella Gelmini parla alla Festa del Pdl a Milano, in un cortile tra le mura del Castello Sforzesco pieno di giovani (e meno giovani), che per una volta non contestano, anzi battono con frequenza le mani. «Questo non è il governo dei tagli, è il governo della riforma e della lotta agli sprechi» spiega la Gelmini.
Si temeva larrivo dei contestatori, invece il clima è stato quello di un dibattito tranquillo. Sul palco, insieme al ministro, la presidente della Commissione Cultura della Camera, Valentina Aprea, e a Paola Frassinetti, relatrice della riforma universitaria. «La stragrande maggioranza delle famiglie non protesta e non va in piazza» osserva la Gelmini. Nei suoi piani per listruzione del futuro parla della «scuola che deve tornare a essere un ascensore sociale», futuro che passa attraverso il no a un finto egualitarismo, sostituito con premi e garanzie per gli studenti bisognosi e meritevoli. Aggiunge una frase che non entusiasmerà i ragazzi, almeno fino a quando saranno sui banchi, ma che è un progetto educativo in poche parole: «Bisogna tornare a pensare allo studio in termini di rigore e fatica».
Si parla degli insegnanti. «Non vedo lora che si superi il sistema degli scatti di anzianità e con i ministri Sacconi e Brunetta ci stiamo lavorando» anticipa la Gelmini. Basta con le risorse a pioggia a prescindere dai meriti. «La sinistra è convinta di ridurre il dibattito sulla scuola a una questione ragionieristica, che basta aumentare le risorse per risolvere i problemi», si scalda il ministro. E invece, «se vogliamo davvero far sì che la scuola diventi un volano di sviluppo, dobbiamo fare un discorso di qualità, non solo di numeri. Non possiamo trattare allo stesso modo i buoni e i cattivi insegnanti, servono trattamenti diversi in base ai risultati raggiunti e lo stipendio a fine mese non può essere lo stesso».
I fondi potrebbero essere reperiti attraverso i tanto contestati interventi. «Grazie ai tagli e ai risparmi spiega il ministro - avremo il 30 per cento in più di risorse da investire, circa un miliardo di euro lanno nella qualità del nostro sistema scolastico e nel sostegno alle famiglie che hanno problemi a mantenere i figli alluniversità».
Il ministro dellistruzione torna a parlare anche del caso di Adro, la città in cui il sindaco leghista ha decorato con la stella delle alpi lumbard la scuola.
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