La Gelmini: "Stop al gossip ripartiamo dalla Lombardia"

Il ministro dell’Istruzione: "I parlamentari siano presenti nella loro regione. La Lega? L’alleanza è forte"

La Gelmini: "Stop al gossip 
ripartiamo dalla Lombardia"

Ministro Gelmini, basta con i gossip e i veleni. È il momento di lavorare. Giusto?
«Il messaggio che è emerso dall’incontro di ieri con il premier è proprio questo. Ai gossip rispondiamo con un lavoro serio, senza perdere tempo dietro inutili pettegolezzi. La squadra c’è e nelle prossime settimane lo dimostreremo».
Si comincia dalla Lombardia?
«Esattamente, come sempre la Lombardia è la regione laboratorio, quella che fa da apripista. A breve saranno convocati dei tavoli di lavoro itineranti nei vari capoluoghi di provincia, da Pavia a Mantova, da Brescia a Bergamo. Il governo ascolterà le esigenze delle categorie e del territorio. Il premier ha incaricato Rotondi e Daniela Santanché di organizzare gli incontri».
Insomma, quello con Berlusconi è stato un pranzo in cui sono state dettate le linee guida per i prossimi mesi?
«Abbiamo parlato delle priorità da affrontare. Cioè la riforma fiscale e quella della giustizia. E poi abbiamo raccolto la disponibilità di Berlusconi a essere molto presente in Lombardia e a dedicarle parecchio tempo».
Per sostenere la Moratti?
«Anche per quello, ma non solo. Il premier ha anche spronato i parlamentari a essere molto presenti nella loro regione. Solo così si potrà impostare un pacchetto di crescita che si concentri sulla Lombardia».
Ma di fatto una «benedizione» alla ricandidatura del sindaco c’è stata?
«Abbiamo parlato della sfida delle amministrative. Berlusconi ha spronato a sostenere Letizia Moratti ed ha anche elogiato l’operato di Roberto Formigoni».
Ministro, lei poco fa ha parlato di squadra. Ma la squadra comprende anche gli alleati?
«Assolutamente sì. È stato proprio il premier a ribadire l’alleanza forte con la Lega e la necessità di consolidarla sempre più, soprattutto in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. E così sarà».
Il nuovo coordinamento regionale del Pdl parte dal territorio?
«Sì e mi sembra che Mario Mantovani e Viviana Beccalossi siano partiti con il piede giusto perché è loro intenzione coinvolgere chi opera sul territorio. Per di più, come ci ha chiesto anche il presidente lombardo Formigoni, anche i ministri e i parlamentari lombardi del partito devono darsi molto da fare in questa direzione».
Al di là dei temi strettamente politici, come è andato l’incontro con gli imprenditori?
«É stato molto interessante e proficuo. Il coordinamento regionale l’ha voluto fortemente. È molto utile affrontare temi come la crescita economica o la riforma fiscale in un tavolo di lavoro pragmatico e non in un semplice convegno. Ci serve per avere il polso della situazione».
Che sensazione ha avuto parlando con gli imprenditori? Possiamo dichiarare chiusa la crisi?
«La sensazione è che il periodo peggiore sia finalmente alle spalle. Ora è nostro dovere concentrarci sulla crescita».
Come?
«Ad esempio incoraggiando l’occupazione giovanile».
Sul tavolo c’è già qualche proposta a riguardo?
«Abbiamo deciso di creare posti di lavoro per i giovani e qui entrano in gioco i legami con la scuola, in particolar modo con gli istituti professionali».


In sostanza, si aiutano i neo diplomati a inserirsi nel mondo del lavoro?
«Puntiamo ad aprire la formazione al settore produttivo per accorciare le carriere scolastiche e di studio dei ragazzi. C’è una discrepanza tra domanda e offerta di lavoro che va colmata».

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