Il «gemello» di Massa perde pure sulle 500

nostro inviato a Madonna di Campiglio

Qualche ore prima in alta montagna, chalet Fiat e dintorni. «Caro Felipe, sono contento di vedere che non sei ingrassato, dalle foto pareva di sì». «Ma no - ribatte il brasiliano - quello era mio fratello…». «E allora, Felipe, mi raccomando, digli di non venire alle gare…». Così Luca di Montezemolo su Massa, così sulla bacchettata inferta a suo tempo al pilota quando lo criticò per il pessimo 2010, talmente pessimo da pensare che nell’abitacolo ci fosse il fratello.
Qualche ora dopo, gara di kart e Fiat 500 sul laghetto ghiacciato di Campiglio. Domina entrambe Alonso, ma è nella seconda che succede qualcosa di importante. Felipe lotta con Rossi al volante della vettura torinese, battaglia grande e intensa, scherzosa ma a suo modo vera. Ultima curva, Alonso va a vincere davanti ad Hayden, Massa sembra terzo, però sente la pressione di Vale e va largo. Il Dottore ammaccato passa. Qualcuno si domanda: che fosse il fratello di Massa quello che ha battuto? Per fortuna Montezemolo è già andato via. Valentino dirà: «Sono davvero contento perché erano due mesi che non facevo nulla. Ma qui, sia con lo snowboard che con le macchine, la spalla non mi ha dato fastidio: solo un po’ con i kart, per via delle sollecitazioni. Mi sono finalmente riappropriato del mio fisico, anche se so che il vero problema non è quando tengo un volante ma quando alzo il braccio. Mancano due settimane ai test in Malesia, avrò ancora poca forza nel braccio, però adesso so di non essere lontano dalla forma migliore».
E via, si torna indietro nel tempo, all’ora di pranzo, alla visita del presidente Montezemolo, preveggente nello stuzzicare Massa. Parla di F1, di rivincita, di Red Bull e Gp di Roma: «Quest’anno dobbiamo partire subito al massimo sia per affidabilità che prestazioni. Perché abbiamo perso il campionato 2010 per un brutto girone d’andata…». Quanto alle polemiche Red Bull sulla Ferrari che «ruberebbe» i tecnici agli altri, ribatte «in F1 c’è chi vince e non sa comportarsi… diciamo che quando avranno vinto il 10% della Ferrari noi potremo rispondergli». Poi, giusto un accenno ad Alonso che vede Schumi come rivale numero uno («non credo sia stata una boutade») e a Valentino in rosso Ducati: «Io sono contento di vedere in rosso Alonso e Massa, e di rivedere Valentino, quando sarà possibile, divertirsi su una Ferrari…». Quindi Montezemolo passa alla questione Gp di Roma, Gp improvvisamente bocciato da Ecclestone. «La tendenza di Case e team è di non andare oltre un certo numero di Gp l’anno, in quanto preferiamo avere gare in nuovi Paesi e nuovi mercati, piuttosto che due Gp in Germania, Spagna o in Italia. Dunque non si tratta di una bocciatura di Roma ma della tendenza generale a organizzare un Gp per nazione.

Semmai, è l’Italia che deve decidere dove far disputare la propria corsa, fermo restando il ruolo storico di Monza. Quanto all’alternanza, bisogna vedere se va bene ad Ecclestone, a Monza, a Roma. Tutte le strade sono percorribili».

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