Vigevano - "Esiste una pista primaria, quella che voi tutti conoscete. L’attività investigativa classica è quella principale, ovviamente bisognosa di un supporto dei dati scientifici affidati al Ris di Parma". È il generale Antonio Girone, comandante della regione Lombardia dei Carabinieri che, durante una visita alla Compagnia CC di Vigevano, fa il punto sull’indagine per l’omicidio di Chiara Poggi, la ragazza di 26 anni assassinata nella sua villetta a Garlasco il 13 agosto scorso. Uscendo dalla caserma, il generale Girone, assediato dai cronisti, alla domanda se sia ancora fiducioso o meno sull’esito dell’inchiesta, ha detto: "Sono fiducioso, in riferimento all’attività svolta dai miei investigatori. Ci sono degli accertamenti in atto e ho molta fiducia da quello che potrà emergere in materia di indagine tecnico-scientifica - ha aggiunto -. Non dimentichiamoci che proprio l’attività scientifica ha dato un apporto determinante a tanti casi difficili: per citare due delitti avvenuti in Lombardia, il caso di Erba e quello dei coniugi Donegani".
Domani nuovo sopralluogo Gli occhi degli investigatori rimangono sempre puntati su Alberto Stasi, fidanzato della vittima e tuttora unico indagato per l’omicidio. "Allo stato attuale c’è soltanto questo indagato e questa pista privilegiata - ha detto ancora Girone - Approfondire tutto ciò che può emergere di alternativo resta un nostro dovere".
Domani, ha confermato il generale, verrà eseguito un nuovo sopralluogo del Ris nella villa dell’omicidio e non è escluso che a questo rilievo possano partecipare anche i genitori di Chiara, Rita e Giuseppe Poggi, che potranno riferire agli investigatori elementi utili sulla ricerca dell’arma del delitto. In particolare passando al setaccio l’intera abitazione i genitori della vittima potranno consentire di accertare se dalla casa manchi o meno qualche oggetto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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