Generali, Kellner vende ancora e incassa 31,5 milioni

Petr Kellner ha ulteriormente limato la propria partecipazione in Generali. Tra il 30 novembre e il 2 dicembre, si apprende dalle comunicazioni alla Consob, Kellner ha venduto sul mercato 2,554 milioni di titoli in sei diversi contratti a prezzi unitari compresi tra 12,15 e 12,51 euro, attraverso le società Ppf Group e Anthiarose per un controvalore totale di 31,535 milioni di euro. Le vendite hanno portato il finanziere ceco dall’1,94 all’1,78 del Leone di Trieste.
I prezzi di realizzo sono tuttavia inferiori a quelli di ingresso, circa 18 euro per azione legati ad acquisti in virtù dei quali si presentò all’assemblea del 2010 con una quota superiore al 2 per cento. Si è trattato di trading giacché da qualche tempo Kellner si è affidato a un gestore indipendente. Il nome dell’imprenditore è associato a quello del gruppo Ppf, socio al 49% di Generali in una joint venture nella Repubblica Ceca. E proprio l’opzione put concessa a Ppf, che scadrà nel 2014 e ha un valore stimato in 2,5-3 miliardi di euro, è stata oggetto di esame da parte della comunità finanziaria.

Ma la società guidata dall’ad Perissinotto, che non ha debito in scadenza nel 2012 e nel 2013, ha più volte ribadito di non essere preoccupata nel futuro, fiduciosa di poter far fronte all’eventuale impegno anche con le proprie risorse. In ogni caso, vista l’ottima redditività di Ppf-Generali, il breakeven - nel caso di un consolidamento integrale - non si dovrebbe raggiungere in tempi lunghi.

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