Generali per l’espansione guarda a tutti i mercati

Da Milano

«Il gruppo Generali non è presente in Gran Bretagna ma non ha preclusioni verso quel Paese a cui guarda come guarda ad ogni altro mercato per eventuali acquisizioni». Lo ha detto l'amministratore delegato di Generali Giovanni Perissinotto rispondendo agli analisti nel corso della presentazione dei risultati 2005. «Abbiamo mantenuto le promesse, nonostante un contesto difficile - ha aggiunto -. Abbiamo dimostrato di avere capito le leve principali ed evitato le tentazioni dei volumi e delle acquisizioni costose e abbiamo tagliato i costi». Guardando al futuro, secondo l'ad «c'è significativo valore da catturare nei nostri mercati europei “core“ e nei mercati di crescita» e il gruppo, «uscito rafforzato dal piano 2003-2005» è ben posizionato per catturare quel valore. In tre anni - ha precisato l’altro ad, Sergio Balbinot,il gruppo Generali ha ridotto i costi andando oltre gli obiettivi che si era prefissati. «Abbiamo battuto i target in termini di riduzione dei costi e di posti di lavoro - ha osservato -.

I costi sono stai ridotti per 720 milioni di euro in 3 anni, il 17% in più rispetto ai 617 milioni di euro stimati e - ha aggiunto - c'è stata anche una riduzione di 3.689 posti di lavoro, sempre in 3 anni, il 32% in più rispetto agli obiettivi». Meno 2,03% in Borsa.

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