«Generazione Italia» al via: caricata a salve l’arma anti Silvio

RomaDoveva essere una Ferrari, al massimo sarà una Panda. Macchina sicuramente affidabile, economica, ma lenta. Ieri, giorno del lancio ufficiale di Generazione Italia, associazione finiana promossa da Italo Bocchino, circolava questa battuta. Le elezioni regionali hanno costretto a rivedere copione e agenda dall’associazione. All’inizio Bocchino si proponeva esplicitamente di sostenere la leadership di Gianfranco Fini, ieri ha speso buona parte dell’intervento video con il quale ha lanciato l’associazione a spiegare che nessuno mette in discussione la leadership di Silvio Berlusconi, auspicare «armonia» tra il fondatore e il cofondatore del Pdl. In un’intervista al Riformista, Bocchino ha definito il premier «un genio» e ha auspicato riforme, da fare, anche a maggioranza. Questo, quando il presidente della Camera ha sempre auspicato una convergenza politica sulle regole del gioco.
Difficile dire se il vicecapogruppo dei deputati Pdl abbia aperto la strada a un riavvicinamento tra Fini e Berlusconi oppure se - come emergeva ieri in ambienti Pdl - sia andato oltre usando toni eccessivamente pro Cavaliere rispetto alla linea di Fini.
Di sicuro, sul territorio, gli esponenti del partito che si rifanno al fondatore di An, sono stati spiazzati dalla nuova versione di Generazione Italia. Della trasformazione si sono accorti anche i frequentatori del sito. Ci sono i finiani radical, che si dicono delusi perché «i toni del dopo elezioni sono cambiati. Ci sono persone che attendono da anni la nascita di una vera destra moderata, che non si rispecchi nel consenso costruito sull’immagine di Berlusconi, e invece...». I toni si erano già smorzati molto quando il direttore del Giornale Vittorio Feltri anticipò la notizia della nascita di Gi, ma i più convinti sostenitori danno un’altra spiegazione: «Siccome Berlusconi non è stato sconfitto alle elezioni regionali ci genuflettiamo a lui».
Dalle aspettative tradite, a chi, invece, non perde le speranze e pone di nuovo il nodo successione: «La questione è urgente. La vittoria c’è stata, ma ci sono anche due dati interessanti: la forte astensione e l’avanzata della Lega a scapito del Pdl». Sul fronte opposto i detrattori. «Sono troppo giovane. Non ce la faccio a stare dietro le continue giravolte del signor Fini. Il laicismo radical massone Fare futuriano è roba che non riesco a sopportare. Fini leader del Pdl? Certo, e poi gli asini iniziano a volare». Ci sono addirittura quelli che vedono nella coincidenza tra l’intervento del premier Silvio Berlusconi sulla pagina Facebook del Giornale e il lancio di Generazione Italia, una scelta tattica anti-Fini.

Umori degli internauti a parte, i destini dell’associazione sembrano legati, più che alla volontà dei promotori e dei simpatizzanti, all’esito dell’incontro tra Berlusconi e Fini. Se Generazione Italia sarà funzionale al Pdl o una macchina da guerra per dare battaglia dentro il partito, si capirà nei prossimi giorni.

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