Il genio di Mozart otto volte al cinema

«Dio aveva bisogno di Mozart per palesarsi al mondo». È stato un rivale, anzi «il rivale» per antonomasia del genio assoluto della musica, Antonio Salieri, a pronunciare queste parole nel dramma Amadeus di Peter Shaffer ed è stato il magnifico film che, con lo stesso titolo, ne ha tratto Milos Forman a inaugurare ieri alla Sala Sivori la rassegna «Mozart e il cinema» voluta e promossa nel 250^ anniversario della nascita dell’immenso e strabiliante compositore-prodigio di Salisburgo dall’assessorato alla cultura della Provincia di Genova nell’ambito del progetto generale «Caro Amadeus». Progetto ideato e coordinato da Roberto Iovino con Regione, Provincia, Comune di Genova, molte amministrazioni locali, il Gruppo Ligure Critici Cinematografici, Centro Ricerche Scienze Umane, Fondazione regionale Colombo, Teatro Stabile di Genova, Gog, Conservatorio Paganini, Facoltà di Scienze della Formazione, Accademia Ligustica di Belle Arti, associazioni e realtà musicali.
Gli appuntamenti con «Mozart e il cinema» comprendono Amadeus di Milos Forman, Don Giovanni di Joseph Losey, Il Flauto Magico di Emanuele Luzzati e Noi Tre di Pupi Avati in otto serate che hanno preso il via con il capolavoro di Forman, premiato nel 1984 con otto Oscar (dopo le cinque statuette ricevute da un’altra pietra miliare del grandissimo regista ceco, Qualcuno volò sul nido del cuculo) alla Sivori, dove Amadeus sarà riproposto questa mattina alle 10.30 per le scuole, mentre domani alle 20.30 sarà proiettato al cinema Paradiso di Bogliasco.
«La scelta dei quattro film, frammenti di un possibile percorso mozartiano nel cinema - dice l’assessore provinciale Maria Cristina Castellani - è legata anche alla ricchezza delle loro immagini, emozioni musicali, sogni e suggestioni che 5 dicembre 1991 nel duecentesimo anniversario della morte di Mozart ho ritrovato tutte vive a Vienna e spero che anche a Genova e nella sua provincia possano far soffiare ancora più forte il meraviglioso spirito dell’enfant prodige di Salisburgo».
Gli appuntamenti successivi saranno con i film Don Giovanni (il 29 marzo a Rapallo al cinema Grifone alle 16) dalla celeberrima opera mozartiana diretto da Joseph Losey, uno dei più grandi e interessanti registi del cinema angloamericano del ‘900; con Il Flauto Magico (a Sestri Levante, nel Cinema Teatro Ariston, il 29 marzo alle 20.30 e il 30 marzo alle 11 e poi a Rapallo, il 5 aprile al Cinema Grifone alle 16) diretto da Giulio Gianini e Lele Luzzati, che ne ha firmato anche con la sua prodigiosa e geniale fantasia i disegni e le scenografie e, con Tonino Conte, gli adattamenti.

Noi Tre, con il quattordicenne “Amadè” Mozart ospite nella villa bolognese del Conte Pallavicini rivisitato da Pupi Avati nei suoi inarrivabili viaggi nella memoria, concluderà la rassegna in Valle Stura, a Masone, l’11 maggio .

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