Genoa ad Atene L’ultimo esame di maturità inizia dal greco

A sei giorni dall'esordio in campionato nel primo anticipo della Serie A 2010/2011 contro l'Udinese, il Genoa prepara l'ultimo test. E per finire con le amichevoli estive il Gasperson ha scelto un avversario forte. Anzi, scudettata. Si tratta dei campioni ellenici del Panathinaikos che dopo lunghi anni hanno interrotto il dominio dei rivali storici dell'Olympiakos. La compagine guidata dal tecnico Nioplias, già qualificata alla fase dei gironi di Champions League, può contare su parecchi elementi di assoluto valore. Soprattutto in attacco dove spiccano i due francesi Cissè e Govou, dal passato glorioso. Senza considerare in mezzo al campo il brasiliano Gilberto Silva, ex Arsenal, e l'argentino Sebastian Leto. Dunque un test attendibile per constatare a meno di una settimana dall'inizio della Serie A, qual è il reale stato di forma fisica e di amalgama dei rossoblù.
Gian Piero Gasperini probabilmente metterà in campo quella che potrebbe essere la formazione titolare sabato contro Di Natale e compagni. Ad eccezione di Mimmo Criscito che non scenderà in campo all'Olimpico di Atene. Il suo rientro in gruppo è previsto per la settimana prossima e quindi non sarà rischiato inutilmente. A Genova pure Kharja e Palladino che proseguono nel loro iter differenziato. Questa la probabile formazione. Eduardo in porta, Chico, Dainelli e Bocchetti in difesa. Rafihna e Rossi (recuperato dall'influenza) sugli esterni con Zuculini e Veloso in mezzo al campo. In attacco agirà Toni supportato ai lati da Palacio e Sculli. Probabile che nella ripresa entreranno gli altri elementi della rosa a partire da Ranocchia che si è ormai ripreso dopo il grave infortunio della passata stagione. Anche per Rudolf sarà un test importante. Dopo questa partita infatti, a seconda della sua prestazione, potrebbe restare o essere ceduto in prestito.

Terzo incontro tra il grifone ed i bianco-verdi di Atene. Nei primi due, doppia affermazione del Genoa. Il 7 agosto del 1997 a Vicenza vinse ai rigori per 5 a 4, mentre il 31 luglio di due anni dopo, a Trento, gli uomini di Delio Rossi si imposero con Vukoja e Franceschini.

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