Il tridente sempre e comunque: il Genoa vuole giocarsela con la solita filosofia anche lontano dal Luigi Ferraris. Oggi pomeriggio a Catania sarà l'esame giusto per capire davvero se il modulo potrà essere redditizio in serie A come lo era stato anche nella passata stagione. Il Genoa chiede risposte importanti a questa trasferta in Sicilia, il Milan ormai è soltanto un ricordo ma la gara con gli uomini di Baldini deve essere un punto di partenza per avere segnali importanti per il futuro. Si è chiuso anche il mercato («Abbiamo due giocatori per ogni ruolo e questo dovrebbe garantirci per l'arco del campionato. Siamo soddisfatti dell'organico», ha spiegato il presidente Preziosi che ha rifiutato un'offerta importante della Lazio per Coppola), un motivo in più per fare quadrato e pensare all'impegno di oggi con la concentrazione giusta. Evviva il tridente, anche se mancheranno Borriello (potrebbe rientrare con il Livorno il 16 settembre) e ovviamente Gasparetto (ceduto al Chievo). Di fatto, l'unico centravanti puro da piazzare nel cuore dell'attacco sarebbe Lucho Figueroa ma per l'argentino, convocato, un utilizzo dal primo minuto sarebbe troppo prematuro e dunque potrebbe essere impiegato nella ripresa. È una convocazione che ha un sapore particolare, quella di Figueroa. Che ha ritrovato il campo da gioco in una gara ufficiale dopo una scalata iniziata nel marzo 2006 quando disputò l'ultimo match con il River Plate. In quella occasione la rottura dei legamenti e l'inizio di un lunghissimo lavoro (nel mezzo due operazioni) per cercare di ritornare il giocatore che aveva conquistato anche la maglia della nazionale argentina.
Figueroa può essere la carta a sorpresa oggi pomeriggio, ma senza ombra di dubbio nei prossimi mesi potrebbe diventare la grande novità di questo Genoa. Che ha ritrovato Giuseppe Sculli. Giovedì si è conclusa la sua vicenda relativa alla squalifica con la decisione della Corte di giustizia Federale di rigettare il ricorso della Procura Federale. Dunque, Sculli, a tutti gli effetti, è tornato ad essere a disposizione di Gasperini che lo getterà subito nella mischia. Sarà lui a prendere il posto sulla fascia sinistra di Marco Di Vaio che, invece, sarà spostato al centro della linea d'attacco genoana. Un tridente completato anche da Papa Waigo, un po' in ombra con il Milan.
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