Il Genoa cerca il colpaccio ma non si fida della «Roma2»

Anche Mexes diserta la sfida del Ferraris E la Nord fa sciopero

Due punti nelle ultime cinque partite e quello con la Roma non sembra proprio l’appuntamento giusto, in campo alle 18, per ricominciare a vincere, dato il valore dell’avversario. Ma il Genoa ci proverà fino in fondo a mettere a segno un colpo contro le grandi dopo aver sfiorato l’impresa con Juve e soprattutto Fiorentina. Tra i giallorossi non ci saranno Totti, Taddei, Mexes e Perrotta, ma non chiamatela Rometta come avverte Leon, uno di quei giocatori che potrebbero essere determinanti.
Grifone all’assalto della formazione di Spalletti, ma con intelligenza. Questa è una sfida che vale molto per la classifica anche perché dei complimenti e basta, Gasperini ne ha piene le tasche. Coraggio e umiltà. Questi gli ingredienti che chiede ai suoi, il tecnico rossoblù che ha recuperato anche Konko e che quindi ha l’imbarazzo della scelta. L’unico non convocato è Santos. Tra prettatica e tensione agonistica, stemperata ieri a Pegli dalla presenza alla rifinitura di Fabrizio Preziosi e di Giambattista Pastorello, c’è la certezza che l’allenatore si affiderà alla fantasia di Leon e alla forze del rientrante Borriello.
Al Ferraris arriverà un arbitro di rango, Rosetti di Torino che dovrebbe garantire quell’equità che è mancata al Genoa di recente, con direzioni di gara penalizzanti. E ci saranno sugli spalti circa 25.000 spettatori (tra questi i romanisti si conteranno sulle dita di una mano), ma mancherà il consueto colore degli striscioni dei club non esposti per protesta contro le norme restrittive imposte dall’osservatorio dopo gli incidenti di due settimane fa. E sarà pure quasi assente il calore della Nord perché le componenti ultrà aderiranno allo sciopero del tifo sempre per i fatti relativi all’uccisione del sostenitore della Lazio e per gli arresti tra gli ultrà. Motivazioni che verranno spiegate probabilmente con la diffusione di un volantino. Clima teso, ma il prefetto di Genova Giuseppe Romano minimizza i rischi di ordine pubblico: «Non ci sono ragioni per temere disordini».

Dello stesso avviso anche il questore Salvatore Presenti: «Non abbiamo alcuna preoccupazione riguardo questa partita, i servizi previsti sono quelli solitamente messi in campo per le altre gare». Insomma il Grifone dovrà trascinare lo stadio, scommessa che Rossi e compagni accettano a muso duro per riprendersi i punti persi per strada nelle ultime partite.

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