Cronache

Il Genoa mette in campo convalescenti e nuovi arrivi

Ieri Vanden Borre a Pegli, oggi Masiero in panchina a Marassi con l’Atalanta

È arrivato quando il Genoa aveva terminato la rifinitura e in campo c’erano solo Gasperini e Caneo a corricchiare. Anthony Vanden Borre, 22 anni, è ufficilamente un nuovo giocatore del Genoa. Il belga-congolese, attaccante esterno di scuola Anderlecht, ha firmato un contratto triennale ed è stato acquistato in comproprietà dalla Fiorentina a cui è andato Papa Waigo. Le sue prime parole in un italiano stentato sono di circostanza: «Ringrazio la società per la fiducia e sono qui per fare bene».
Se fosse arrivato un giorno prima, probabilmente, Vanden Borre avebbe potuto persino giocare oggi alle 18 a Marassi contro l’Atalanta (bergamaschi sotto choc per le gravissime condizioni in cui ancora versa all’ospedale il presidente Ruggeri) perché il Grifone a centrocampo e in attacco è davvero a pezzi: Leon è fuori per tre settimane, Coppola e Di Vaio, che lunedì verranno ceduti, non sono stati convocati, mentre Juric, Milanetto e Sculli sono arruolati ma le loro condizioni sono ancora da valutare. Per questo la formazione del Genoa è in alto mare.
E non consola il fatto che il transfert per Masiero è aRrivato e che quindi l’uruguayano andrà in panchina. Lo stesso tecnico Gasperini ammette l’emergenza: «Abbiamo qualche problema perché in tanti non sono al meglio, ma da parte nostra abbiamo l’entusiasmo e la voglia di fare bene contro l’Atalanta a cui va il nostro pensiero per il dramma di Ruggeri, ma che in campo vogliamo battere. Vincendo, la nostra classifica che reputo già buona, diventerebbe sicuramente interessante in chiave salvezza, perché è chiaro che è quello il nostro obiettivo».
Su Vanden Borre Gasperini dà un giudizio molto positivo: «Sono contento che sia qui, è un ragazzo giovane con delle buone qualità, può darci una mano». L’ex viola sarà in tribuna al pari di Wilson che ieri dopo la seduta con i compagni si è sobbarcato una mezz’ora di corsa intorno al campo.
L’unica certezza del Genoa anti Atalanta (il match verrà diretto da Pierpaoli di Firenze) è rappresentata dalla difesa: Rubinho tra i pali e terzetto composto da Criscito, De Rosa e Bovo che dovranno tenere a bada il rientrante Doni, Floccari e il guizzante Ferreira Pinto. A centrocampo è un rebus: Fabiano e Konko sulle fasce, Milanetto e Paro in mezzo. Ma se Milanetto non ce la dovesse fare potrebbe scivolare all’interno con Danilo spedito sulla fascia. Oppure toccherebbe a Juric che ha una mano fratturata che gli duole. In attacco Borriello, Rossi e Sculli. Il calabrese pero’ ha un problema ad una coscia e già con la Lazio è sceso in campo con un’infiltrazione che lo ha parecchio frenato.
Gasperini non si esprime, ma non vuole dare vantaggi al suo collega Del Neri. Sembra scontato che Figueroa partirà dalla panchina: «Il nostro modulo e le nostre caratteristiche ormai sono note e quindi non è il caso di cambiare» ripete pazientemente l’allenatore rossoblù. Intanto prima della partita il Genoa club Savona raccoglierà fondi per la famiglia di Roberto Salvaterra che il 20 dicembre scorso è stato travolto a bordo della sua moto da un’auto guidata da un uomo ubriaco ed ha perso la vita lasciando la moglie Annalisa Pastorino e il figlio Marco di appena un anno. Roberto era socio del club e gli amici vogliono aiutare i suoi cari ricordando il loro sfortunato amico.
A proposito di mercato, si fa strada l’ipotesi che l’Empoli (che ha riscattato Francesco Lodi dal Frosinone per due milioni) possa girare al Genoa il fantasista a fine stagione, visto che Lodi resterà in Ciociaria fino a giugno.

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