Si riparte con entusiasmo, si riparte da quel quarto posto che da domenica non è più utopia, si riparte - scusate se è poco - con un Diego Milito in più nel motore. Alla ripresa degli allenamenti dopo il terzo successo consecutivo ottenuto in Salento e dopo un giorno di meritato riposo, il Genoa ha finalmente ritrovato il suo «Principe». Un po di corsa, qualche esercizio col pallone tra i piedi e poi la partitella a ranghi misti: il centravanti argentino, fuori squadra di fatto da più di un mese per via dellormai rinomata infiammazione alla parete addominale, ha ricominciato a prendere confidenza col prato verde e senza evidenziare alcun problema di sorta ha rasserenato gli sguardi attenti di circa duecento tifosi genoani accorsi ieri pomeriggio al «Signorini». Cè ottimismo dunque per quanto riguarda le sue condizioni, ma anche cautela: i progressi di Milito - insieme a quelli dello scalpitante Palladino; non preoccupa invece Criscito, fermo per la febbre - verranno valutati di giorno in giorno, con prudenza e con la supervisione dello staff medico del dottor Costantino.
Dal canto suo, Gian Piero Gasperini il «Principe» si augura di schierarlo già a partire dal prossimo turno casalingo contro il Catania di Walter Zenga - se dallinizio o a gara in corso è ancora tutto da vedere. Ma di sicuro, il desiderio covato con maggior bramosia dal tecnico di Grugliasco è soprattutto quello di vedere Diego là davanti a guidare lattacco rossoblù nello scontro-Champions di mercoledì 28 gennaio, quando i rossoblù andranno a far visita in notturna al Milan del quasi figliol prodigo Kakà.
Con Milito ancora in stand-by, per la gara con gli etnei rossazzurri (biglietti in vendita al Genoa Store con orario 9-13 e 15-19 e nelle ricevitorie del circuito Lottomatica), Gasperini ritroverà Bocchetti, che ha scontata la squalifica, mentre dovrà fare a meno di Juric, diffidato, ammonito al «Via del Mare» e perciò appiedato per un turno dal giudice sportivo. A prendere il posto del mancino croato dovrebbe essere Milanetto, il cui procuratore Beppe Galli, nonostante le pressanti richieste di Torino e Parma, ne ha confermata la ferma volontà di restare al Grifone.
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