La musica non cambia. È sempre il ballo delle punte (se non è un valzer, poco ci manca...) a tenere banco in casa Genoa. Ci sono due partite da giocare - domenica a Marassi col Bologna (l'arbitro sarà Giannoccaro di Lecce), quindi mercoledì sera a Napoli - prima della pausa natalizia, ma i rossoblù sono sempre alla caccia di un rinforzo in attacco. Tra sogni irrealizzabili (lo stesso Preziosi l'altra sera ha fermato sul nascere i voli pindarici su Borriello e soprattutto Milito...) e possibili ritorni di fiamma, però, qualcosa di certo si muoverà. Nelle ultime ore è stato nuovamente accostato ai rossoblù il nome di Alberto Gilardino, a lungo inseguito nel corso dell'estate e poi però rimasto a Firenze, quando i tifosi della Nord avevano già - in qualche modo - «fatto la bocca» al grande colpo. Ma allora perché Gilardino potrebbe arrivare ora, se già non ha fatto le valigie ad agosto? Difficile dirlo. Ma va detto che tra i viola non è tutto rose e fiori, un po' come capita anche dalle parti di Genova, e che lo stesso Malesani - qualche giorno fa - aveva ricordato che in estate si sognava proprio questa pista.
Ci sono poi altre piste, sempre in attacco. Resta viva l'ipotesi Maxi Lopez del Catania, che però è tutto fuorché un bomber di assoluta affidabilità, mentre negli ultimi giorni è spuntato anche un presunto interesse del Genoa nei confronti di Claudio Pizarro, 33 anni, attaccante del Werder Brema in scadenza di contratto, con ottimo pedigree internazionale. Lo stesso Werder che con ogni probabilità riscatterà Papastathopoulos, che nell'ultimo turno della Bundesliga è andato anche a segno, e che sta dimostrando finalmente il suo valore in Germania, dopo la stagione a luci ed ombre vissuta al Milan. Pista esotica - di quelle che però in genere piacciono molto a Preziosi - quella che porta a Josè Rondon, giovane punta venezuelana del Malaga, che potrebbe cambiare aria visto che nel club spagnolo potrebbe arrivare addirittura Fernando Torres.
Quindi, il mercato in uscita. Valigie pronte - e c'è poco altro da aggiungere - per Andrea Caracciolo, che dunque sta per chiudere come un vero fallimento la sua avventura in rossoblù.
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