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Genova, allarme sicurezza Vinai tiene le deleghe, Musso vuole i volontari

C’è da augurarsi che i frutti sull’albero di palazzo Tursi siano ancora acerbi perché tutti questi risultati sviolinati da Scidone sembrano non sentirsi visto quanto è accaduto due sere fa nel pieno centro città. L’episodio più grave coinvolge una giovane minorenne che stava passeggiando per piazza De Ferrari insieme ad alcune amiche. Una punkabbestia la avvicina e pretende l’elemosina, lei rifiuta e la risposta della ragazza sono insulti e pugni in faccia. Un’aggressione violenta fermata solo dal passaggio di una volante della Questura chiamata da una delle giovani del gruppo. La minorenne è stata portata in ospedale per le cure del caso e la giovane punkabbestia inseguita dai poliziotti e rintracciata in via dei Giustiani e poi denunciata per percosse. Episodio inquietante, tanto più considerando che il venerdì sera è il giorno più frequentato nel centro storico genovese dove si riversano migliaia di giovani per la «movida».
In tempo di elezioni amministrative c’è da chiedersi cosa cambierà dopo il voto di maggio sul fronte sicurezza. Il Giornale ha provato a contattare i tre principali competitor: Marco Doria, Pierluigi Vinai ed Enrico Musso. Doria continua a non rispondere al nostro quotidiano considerando i nostri lettori di categoria inferiore. Parlano, invece, Vinai e Musso. «Che piazza De Ferrari sia preda dei punkabbestia è un fatto consolidato - ammette sconsolato Pierluigi Vinai, candidato sostenuto da Pdl, Liguria Moderata, Città Nuove e Alleanza Monarchica-Dc -. Il livello di degrado e allarme di questa città aumenta e la situazione va presa di petto: ho già detto che da sindaco terrò per me la delega alla sicurezza per avere un confronto diretto con Prefettura e Questura». Vinai sottolinea come nel centro storico si viva un’emergenza quotidiana «aggravato dal fatto che chi governa Genova è lassista verso chi delinque mentre tartassa chi è in regola e lavora come i tanti esercizi commerciali che tengono vivi i vicoli. Alla ragazza aggredita e alla sua famiglia va la mia solidarietà e se mi vogliono contattare mi metto a loro disposizione». Punta su volontariato e riforma del corpo della polizia municipale Enrico Musso, sostenuto dalla sua lista civica: «A Genova ci sono 950 agenti ma in strada ne vanno solo 450, quindi meno di 200 per turno - spiega -.

Vanno messi più vigili per strada e si può lavorare affinché alcuni presidi siano controllati da formazione di volontari delle associazioni d’arma: tra tutte le forze dell’ordine Genova sarebbe in grado di esprimere 300 volontari già qualificati sul territorio».
Federico Casabella

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